Omelia (30-03-2025)
don Roberto Seregni
Ritornerà

Ci sono due immagini di questa parabola che hanno una forza dirompente. La prima è l'immagine del padre che scruta la strada deserta, nell'attesa del ritorno del figlio. È un'immagine bellissima che svela il mistero della paternità e della maternità di Dio, di un Dio che non si stanca, che veglia, che aspetta il ritorno del figlio amato. Lo aspetta perché sa che il figlio è infelice e che lontano da Lui nessuno può trovare la pienezza. Non importa che abbia sperperato tutti i suoi averi, non importa che lo abbia abbandonato; l'unica cosa importante è che questo figlio perduto ritornerà. Ne è sicuro: ritornerà.
La seconda immagine è quella del padre con il figlio maggiore. Lui non si è mai allontanato da casa, ma vive come un servo e non come un figlio. Non conosce la gioia per il ritorno di suo fratello e nemmeno la gratitudine verso il padre. Pensa che tutto gli sia dovuto, geloso e permaloso vive nella solitudine. Ma ciò che più mi affascina è che il padre lascia la festa per andare in cerca del figlio maggiore. Non perde la pazienza, non grida, non borbotta. Cerca il figlio geloso e gli racconta la sua gioia per il figlio ritrovato.
Gesù ci svela un Dio meraviglioso, ben diverso da quell'immagine arcigna e impaziente che ancora troppo spesso serpeggia nella nostra coscienza religiosa. Penso che questo tempo di quaresima debba aiutarci, prima di tutto, a convertire l'immagine di Dio che abbiamo nel cuore. Quaresima è tempo di conversione, lo sappiamo tutti; ma forse dimentichiamo che la conversione più urgente riguarda proprio il volto di Dio. Il problema della fede non è credere o non credere in Dio, ma in che Dio si crede. Dobbiamo confrontare il Dio che abita le nostre preghiere e la nostra immaginazione religiosa con il Dio che Gesù ci presenta in questa parabola. Forse abbiamo bisogno di fare un po' di pulizia e di abbandonare certe idee di Dio ormai ammuffite e arrugginite.
Un ultimo pensiero.
Non sappiamo come finisce la parabola: il figlio maggiore entrerà alla festa?
Niente di nuovo: anche domenica scorsa la parabola del fico era senza finale: lasciato o tagliato?

Il finale è tutto tuo.
Tutto da scrivere.
Tutto da vivere.

don Roberto Seregni

ps. Per le vostre letture quaresimali e pasquali, mi permetto di riproporvi due miei libri editi con Ancora. «Trafitti per amore», una riflessione sulle sette parole di Gesù crocifisso e sui dolori di Maria. «Risorgere e altri "ri" del Vangelo», per riscoprire la presenza di Cristo nella nostra vita e rilanciarla sulle strade della missione...