Omelia (25-03-2025)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Lc 1,26-38

Come vivere questa Parola?

L'annuncio dell'angelo si apre con un invito alla gioia: "Rallegrati, ricolmata di grazia, il Signore è con te". In queste parole riecheggiano vari passi profetici: "Non temere, terra, ma rallegrati e gioisci, perché grandi cose ha fatto il Signore (Gl 2,21); "Esulta grandemente figlia di Sion, rallegrati figlia di Gerusalemme, ecco il tuo re viene a te" (Zac 9,9); "Rallegrati figlia di Sion, grida di gioia Israele... il re di Israele, il Signore, è nel tuo seno" (Sof 3,14-15).

"Gioia" è la prima parola di Gabriele su Maria. Quasi un ordine, un imperativo: «rallegrati, esulta, sii felice». Parola in cui vibra un profumo di pane, un sapore buono e raro che tutti cerchiamo. La prima azione della ragazza è ascoltare un angelo inatteso e sconcertante: Maria entra nella storia mentre è in ascolto. È necessario molto silenzio per ascoltare lo stupefatto silenzio di Dio.

La fede è innanzitutto invito alla gioia, motivata dalla presenza del Signore: "Il Signore è con te". La prima reazione di Maria è di turbamento e di riflessione: "Fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo" (v. 29). Resta turbata, ma non si lascia paralizzare. S'interroga per comprendere. Oggi ancora l'angelo ripete per noi: non temere, verrà il Signore e ti riempirà la vita di vita. Il cammino di Dio verso l'umanità mette in movimento la storia di Maria e le nostre storie. Credere significa accogliere il lievito della Parola, che entra e agisce nelle nostre vite. A noi chiede l'umile coraggio di Maria, che sa interrogarsi, interrogare e infine affidarsi. Un inedito: per la prima volta nella Bibbia è ad una creatura della terra, ad una donna, che spetta l'ultima parola nel dialogo tra terra e cielo. La storia di Maria è anche la nostra storia. Dio chiama anche noi (pieni di grazia) ad essere strumenti di salvezza. Resi tempio della presenza di Dio: il dono ricevuto deve continuare a farsi dono. Come chiesa, siamo chiamati a continuare a far nascere Gesù nella vita di ogni persona. Dopo aver ascoltato e compreso, diciamo il nostro "eccomi", portando nel mondo la vera gioia che vince tutte le paure.


Signore Dio nostro, oggi noi riviviamo l'annunciazione dell'angelo alla vergine Maria, che accogliendo la tua parola ha permesso al Verbo di farsi carne: rendici disponibili come lei a compiere la tua volontà e ad acconsentire alla salvezza che tu ci doni in Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore.


La voce di Papa Benedetto VI

Apriamoci all'azione trasformatrice dello Spirito Creatore che ci fa nuovi, ci rende una cosa sola con Lui e ci riempie con la sua vita. Ci invita, con squisita gentilezza, a consentire che egli abiti in noi, ad accogliere la Parola di Dio nei nostri cuori, rendendoci capaci di rispondere a Lui con amore ed andare con amore l'uno verso l'altro".

Preghiera di Papa Benedetto XVI nel Santuario dell'Annunciazione a Nazareth - 2009


Sr Gisella Serra FMA - gisel.serra@gmail.com