Omelia (13-04-2025) |
Omelie.org (bambini) |
Cari Bambini questa è una delle più belle domeniche dell'anno. Avete ricevuto tutti una palma e abbiamo seguito Gesù in processione con tanta gioia, per ricordare la sua entrata in Gerusalemme. Certo gli abitanti di Gerusalemme saranno stati molto felici di accoglierlo. Pensate, era come se Gesù con i suoi dodici apostoli fosse venuto a casa nostra. Non avremo fatto tanta festa anche noi? Abbiamo anche ascoltato però il racconto di quello che hanno fatto a Gesù fino ad ucciderlo e metterlo nel sepolcro. Questo racconto si chiama la passione di Gesù. Secondo voi quando Gesù è venuto a Gerusalemme si aspettava che poi lo avrebbero tradito, consegnato alle guardie, incarcerato, processato e ucciso, come se fosse un ladro? In realtà Lui se lo aspettava! Ma allora perché è venuto lo stesso? potrebbe chiedersi qualcuno. Non poteva venire in un altro momento? oppure nascondersi meglio per sfuggire? o ancora fare qualche super miracolo per vincere le guardie. Beh Gesù non fece nulla di tutto questo. Anzi venne a Gerusalemme sapendo che lo avrebbero trattato male. Gesù è venuto lo stesso a Gerusalemme perché ci voleva veramente bene! Infatti volere bene a chi ti vuole bene è facile. Volere bene a un amico che ti fa un torto è un po' più difficile e forse sforzandoci ci si riesce, ma Gesù ha fatto molto di più. Gesù ha voluto bene a chi lo ha tradito, come i discepoli; ha voluto bene a chi lo ha rinnegato, come Pietro; ha voluto bene a chi lo ha condannato, come i sacerdoti; a chi lo ha torturato, come i romani, a chi lo ha ucciso con un colpo di lancia...Si l'amore di Gesù è un amore gigantesco, un amore che non si ferma davanti a nulla... È bello stare vicino a chi ci vuole bene. Un giorno un bambino che aveva appena litigato con il fratellino più piccolo, chiese a sua mamma: Mamma, ma Dio perdona sempre? e la mamma non disse solo si certo, ma lo abbraccio forte forte. Così ha fatto Gesù nella passione: ha abbracciato ogni uomo, ha abbracciato tutti gli uomini con un abbraccio forte forte, che gli è costato la vita. E sapete cosa ha fatto quando è stato posto nel sepolcro? ha abbracciato anche la morte! e da lì le cose sono cambiate...infatti il suo abbraccio ha vinto anche la morte con la sua resurrezione! La Settimana Santa ci aiuta a stare vicino a Gesù e sentire questo abbraccio. Voglio raccontarvi una bella storia: a Gerusalemme c'era un piccolo uccellino che amava moltissimo giocare con i rami secchi e i pezzi di legno che trovava in giro. Cercava sempre di prenderli con il suo becco e metterli in ordine. Un pomeriggio verso le tre, volando, vide da lontano tre uomini sopra delle croci. Quello al centro era particolarmente sofferente e anzi gli avevano messo sulla testa una corona di spine enormi. L'uccellino non poteva sopportare che quelle spine si conficcassero dentro il capo di quel condannato. Così si avvicinò e con il suo piccolo becco iniziò a togliere la spina più grossa. Alla fine ci riuscì. La spina però era rossa perché piena di sangue e così una goccia di quel sangue cadde sul petto di quell'uccellino. L'uccellino tornò al suo nido. Nel cuore sentiva uno strano calore, gli pareva che quella goccia di sangue gli parlasse, e piano piano diventasse un canto anzi un cinguettio. Così l'uccellino riparti sorvolando tutta Gerusalemme con quel cinguettio. Le persone che lo sentivano avevano una reazione strana: iniziavano a piangere... Passò vicino a due che stavano litigando e improvvisamente si fermarono e iniziarono a piangere anche essi; passo alla fine sopra San Pietro trovandolo triste e anche lui iniziò a piangere. L'uccellino volava volava. Solo lui poteva capire le parole nascoste in quel canto. Parole che dicevano: vi ho perdonati tutti! Da allora quell'uccellino con la macchia rossa sul petto fu chiamato: il pettirosso. La storia del pettirosso ci insegna una cosa: se stiamo vicino a Gesù nella Settimana Santa e lo consoliamo anche il nostro cuore sentirà una misteriosa gioia crescere pian piano, e potremo anche noi capire cosa significa: vi ho perdonati tutti. Chiesero a Madre Teresa di Calcutta: Madre ci spieghi in che modo Gesù ci ama. Madre Teresa indicò con il dito la croce e disse: bisogna guardare la croce! le sue mani continuano ad essere tese per abbracciarci. La sua testa continua ad essere reclinata per baciarci. Il suo cuore continua ad essere aperto per accoglierci!" Per questo la Settimana Santa è così bella! Che ci aiuti ad incontrare il Signore Risorto nella gioia della nuova Pasqua! |