Omelia (23-04-2025)
padre Ezio Lorenzo Bono
CHI FA ARDERE IL TUO CUORE?

Sapete quante parole vengono pronunciate ogni giorno al mondo dagli 8 miliardi di persone? Qualcuno ha azzardato la stima di un triliardo di parole, cioè mille miliardi di miliardi. Ma se calcolassimo quante di queste sono parole sensate, che vale la pena dire o ascoltare, la cifra crollerebbe vertiginosamente. E se poi considerassimo quante tra queste sono parole gentili, il numero diminuirebbe ancora (qualcuno dice che sono dieci le parole gentili che dovremmo ripetere più spesso: grazie, prego, per favore, ciao, buona giornata, ti voglio bene, come stai, posso aiutarti, scusa, buonanotte). E infine, se provassimo a contare quante sono le parole che ci fanno ardere il cuore, quante ne rimarrebbero? Quante delle parole che diciamo e ascoltiamo ogni giorno riescono davvero a farci ardere il cuore?
Sì, perché noi, giovani adulti, che man mano avanziamo in età e vediamo il tempo stringersi, abbiamo bisogno di nutrirci solo di parole che valgano davvero la pena di essere ascoltate. I giovani, che hanno ancora tutta la vita davanti, possono permettersi il lusso di sprecare il tempo con tante parole inutili, ma per noi ogni giorno diventa sempre più prezioso, e dunque anche le parole devono diventarlo: parole che ci scaldano dentro, che ci accendono, che ci fanno ardere il cuore. Perché quando ci avviamo verso la sera della vita e il giorno volge al declino, ciò che desideriamo più di ogni altra cosa è sentire parole buone, stare con il Signore e udire la sua voce.
È l'esperienza che fecero i discepoli di Emmaus. In quei giorni tristi e confusi, avevano sentito tante parole su ciò che stava accadendo, ma solo le parole di quello sconosciuto che camminava accanto a loro fecero ardere il loro cuore: "Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino, quando ci spiegava le Scritture?". Non sapevano ancora che era Gesù.
Anche noi, allora, non perdiamo tempo ad ascoltare parole vuote o di poco valore, ma prestiamo attenzione a quelle che ci fanno vibrare l'anima, perché potrebbe accadere che, senza accorgercene - come per i discepoli di Emmaus - sia proprio Gesù a parlarci. E allora non lasciamocelo scappare. Diciamogli anche noi con insistenza, come quei due discepoli: "Resta con noi, Signore, perché si fa sera e il giorno già volge al declino".