Omelia (12-03-2006) |
CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie) |
Gesù chiama tre apostoli a testimoni di un avvenimento straordinario e incomprensibile. Li porta con sé su un monte alto e lì si trasfigura. Preannuncio di un avvenimento straordinario come sarebbe stata la sua Resurrezione. Gesù dialogando con Mosè e con Elia ha mostrato agli sbigottiti apostoli uno spaccato di eternità, forse al di fuori della loro comprensione (... erano stati presi dallo spavento). Anche noi sposi con il sacramento del matrimonio abbiamo compiuto una "trasfigurazione": dalle nostre personali individualità ci siamo trasformati in coppia, in famiglia, ricevendo dal Signore il dono dell'amore reciproco, nel segno del suo Amore. Come gli apostoli siamo testimoni di una trasformazione personale, abbiamo fatto una esperienza di amore che ci ha profondamente trasformato. Dobbiamo cercare di testimoniare la trasformazione che il Signore ha fatto in noi con il Sacramento del matrimonio. Per primo dobbiamo testimoniarlo al coniuge, mostrando ogni giorno lo stupore a la gioia dell'Amore di Dio che ci unisce. Ma questo Amore deve essere "testimoniato" anche all'esterno: ai nostri figli, innanzitutto, ai parenti, agli amici, ai colleghi di lavoro. Se riusciamo a mostrare che il sacramento del matrimonio ci ha profondamente "trasfigurato" (sia consentito il termine) nell'amore reciproco e nell'amore verso Dio e verso il prossimo, allora saremo veri testimoni della "trasfigurazione" di Gesù, della sua resurrezione, del suo Amore. Nelle altre due letture si parla di sacrifici: la disponibilità di Abramo a sacrificare il suo unico figlio Isacco, e il dono "sacrificale" che Dio ha fatto del suo unico Figlio Gesù. Che contrasto stridente con il messaggio luminoso e glorioso del brano evangelico. Certo l'amore costa impegno, sacrificio, attenzioni reciproche. Non necessariamente morte o grande dolore. La nostra personale esperienza di coppia ci insegna che testimoniare amore comporta anche qualche rinuncia, che tanto più lieve ci sembrerà se non dimenticheremo il grande dono dell'amore reciproco segno dell'amore di Dio. Per la riflessione di coppia Come ci impegniamo, ogni giorno, a mostrare al coniuge e al prossimo il nostro patto d'amore reciproco? Riesco a trasmettere al coniuge e all'interno della nostra famiglia l'amore di Dio che sento su di me? In quale modo il Sacramento del matrimonio ci ha trasformato personalmente e ha plasmato la nostra coppia? A cura del gruppo CPM di Sant'Eusebio – Genova |