Omelia (10-04-2002)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Un Angelo del Signore aprì le porte della prigione, li condusse fuori e disse: "Andate e mettetevi a predicare al popolo nel tempio tutte queste parole di vita.

Come vivere questa Parola?
I sadducei non volevano assolutamente sentir parlare di resurrezione dei morti. Perciò solidali coi capi e "pieni di livore" fanno imprigionare gli apostoli. Ma, per mezzo di un angelo, interviene la forza liberante di Dio. A coloro cui il Signore prodigiosamente ottiene la libertà, è però dato un compito: quello di diventare subito servitori di tutte quelle parole di Dio che hanno ricevuto da Gesù: quelle parole che sono – è questo che conta! - PAROLE DI VITA. Il mondo è pieno di parole: parole pubblicitarie a servizio dell'economia, parole di propaganda elettorale a servizio del potere, parole dell'arte o della letteratura o della scienza, parole che servono (o dovrebbero servire) a comunicare. E qui sta il punto: queste di cui si parla, sono PAROLE che comunicano vita, anzi operano vita: una qualità di vita che è salvezza in chi crede.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, mi chiederò se davvero per me la PAROLA di Dio, offerta dai testi liturgici di ogni giorno, è parola di vita. Per esempio è fortissima quella del vangelo odierno: "Dio ha talmente amato gli uomini da dare il suo Figlio Unigenito: chi crede in lui ha la vita eterna. Egli non è venuto a giudicare, ma a salvare". In che conto io la tengo? Incide sul mio stato d'animo? Migliora il mio umore? Mi rendo capace di diffondere pace, gioia, sorridente bontà? E' insomma veramente per me "parola di vita" o tutte queste parole restano parole da... vocabolario e testo devoto?

La voce di un pastore del VI secolo
Luce dell'anima e suo nutrimento eterno è la Parola di Dio, senza la quale l'anima non può vivere; infatti, come la nostra carne muore se non prende cibo, così pure la nostra anima si estingue se non riceve la Parola di Dio.
Cesario d'Arles