Omelia (14-03-2006) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli: "Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Quanto vi dicono, fatelo e osservatelo, ma non fate secondo le loro opere, perché dicono e non fanno. Legano infatti pesanti fardelli e li impongono sulle spalle della gente, ma loro non vogliono muoverli neppure con un dito". Come vivere questa Parola? Un proverbio popolare denuncia con toni vivaci l'ipocrisia di coloro che predicano bene e razzolano male. "Dicono e non fanno" – notifica Gesù nel vangelo odierno. Non solo: Impongono sulle spalle degli altri pesi che loro non vogliono muovere neppure con un dito. Cosicché all'incoerenza iniziale s'aggiunge la prevaricazione, lo sfruttamento. Questo è l'esatto contrario dell'amare fino a dare la vita per gli altri. E Gesù aggiunge: "Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dagli uomini". Di male in peggio, perché all'incoerenza e allo sfruttamento si associa la maschera esistenziale dell'ipocrisia che relega al ruolo di commedianti, fino a ridurre la vita ad un ambiente scenico squallido e angusto dove c'è spazio solo per l'ego. Qual è dunque il messaggio della Parola odierna? Scegli la semplicità dell'essere, decentra il tuo ego fino a poterti accasare con la logica di Gesù che dice: "Il più grande tra voi sia vostro servo". Questo tempo quaresimale, "tempo favorevole, tempo di salvezza" ci sproni ad invocare dal Signore il risveglio del cuore all'umile amore, per poter dire anche noi, con la vita: "Io sono in mezzo a voi come colui che serve". Lo chiedo in preghiera oggi, ruminando nella quiete contemplativa questa Parola di Gesù: "Chi s' innalza sarà abbassato e chi si abbasserà sarà innalzato. La voce di un autore spirituale Dall'ascesi di povertà – contrizione del cuore – nasce ogni giorno un uomo nuovo. Egli è interamente pace, gioia, benevolenza, mitezza in tutto il suo essere. André Louf |