Omelia (22-04-2004) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola della giorno Colui che Dio ha mandato... dà lo Spirito senza misura. Come vivere questa Parola? "Colui che Dio ha mandato dà lo Spirito senza misura". E siamo nel cuore dell'opera redentiva. Sì, la redenzione trova il suo pieno compimento e la sua attuazione in questa effusione di Spirito che raggiunge ogni uomo e rende possibile la "vita nuova", inaugurata da Gesù con la sua risurrezione. "Colui che viene dall'alto", scrive Giovanni ad indicare l'origine trascendente di Gesù il suo preesistere in seno alla Trinità, Lui insieme col Padre (una cosa sola col Padre) può comunicare all'uomo ciò che è la vita stessa della Trinità: l'Amore fatto persona, lo Spirito Santo. Sarà proprio l'irruzione dello Spirito a operare quel salto qualitativo che fa passare ciò che per sua natura sarebbe solo "carne", cioè l'uomo nella sua dimensione puramente creaturale, a un livello superiore, reso possibile appunto dalla presenza dello Spirito. La realtà "carnale" non è rinnegata, ma reintegrata in quello stato primordiale che la rendeva "immagine" di Dio-comunione. E ciò per la forza dirompente del Risorto, immessa ormai definitivamente nel tessuto umano. Spirito Santo effuso "senza misura" che urge dentro di noi perché la "nuova creatura" emerga limpida e libera dalle pastoie del male. Ne sentiamo le segrete pulsioni nelle profondità del nostro essere: desideri di bene che affiorano quasi impercettibilmente, oppure spinte irresistibili a incamminarsi per vie di donazione totale, dove la logica umana è spesso totalmente scalzata. E quel grido inespresso che affiora alle labbra e fa trasalire di gioia: Abbà Padre. Realtà che tutti ci portiamo dentro, perché a tutti lo Spirito è stato donato senza misura, ma che esigono il silenzio dell'ascolto, e l'attenzione orante di un cuore docile e disponibile. Oggi, nella mia pausa contemplativa, presterò ascolto alla voce dello Spirito che mi stimola a rendere operativa la grazia della vita nuova immessa in me dal Risorto. Effondi su di me il tuo Spirito, Signore, perché non viva più secondo la "carne", ma da "figlio". La voce di un Padre della Chiesa Per quanto tempo ancora terremo la grande fiaccola nascosta sotto il moggio? È ora di collocare la lampada (lo Spirito Santo!) sul candelabro, perché faccia luce in tutte le chiese, in tutte le anime, in tutto il mondo Gregorio Nazianzeno |