Omelia (30-04-2004) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Mentre stava per avvicinarsi a Damasco [...] udì una voce che gli diceva: «Saulo, Saulo perché mi perseguiti?». Rispose: «Chi sei, o Signore?». Come vivere questa Parola? La pagina degli Atti degli Apostoli che ci viene proposta quest'oggi, descrive la chiamata di Paolo, in un contesto tutt'altro che luminoso. Saulo è sì un fervente fariseo, ma "fremente minaccia e strage contro i discepoli del Signore". Lo stesso Anania dirà: "Riguardo a quest'uomo ho udito da molti tutto il male che ha fatto ai tuoi fedeli". E sarà proprio mentre si sta dirigendo verso Damasco per mettere in catene i cristiani, che Gesù gli si farà incontro. Il Signore conosce bene Saulo e non sminuisce il male che sta facendo, anzi si rivolgerà a lui puntando direttamente su di esso: "Saulo, Saulo perché mi perseguiti?". Saulo si trova disarcionato: da cavallo e anche dalle sue false sicurezza. Le sue convinzioni cominciano a vacillare. "Chi sei, o Signore?". In questa domanda l'emergere di un'inquietudine che spinge alla ricerca. Ora egli procede a tentoni ed ha bisogno di chi lo guidi, prendendolo per mano. Il Saulo sicuro di sé è ora quel Paolo che si affida al Signore e alle sue mediazioni. Per questa via si affinerà fino a diventare "uno strumento eletto" nelle mani di Dio. Saulo è un uomo retto. È nell'errore, ma agisce in buona fede ed è comunque aperto alla verità. Nessuno può avere la certezza di non sbagliare, ma se è nell'errore suo malgrado e nell'atteggiamento di chi onestamente ricerca e vuole fare la verità dentro di sé, prima o poi sarà la Verità stessa a farsi strada in lui. Come Saulo farà l'esperienza disorientante di veder vacillare le sue convinzioni. Procederà come un cieco, bisognoso di chi gli faccia da guida. E la luce finalmente romperà le tenebre in cui si dibatte. A lui è richiesta solo la costante apertura alla Verità, la docilità alla Parola e l'umile disponibilità a lasciarsi guidare. Oggi, nella mia pausa contemplativa, lascerò che la luce del Signore si faccia strada in me, anche buttando all'aria le mie sicurezze. Come Saulo chiederò umilmente: "Chi sei, o Signore?", nella convinzione che solo Lui può introdurmi in una conoscenza sempre più piena di Sé e del suo disegno d'amore. Donami, Signore, un cuore umile e aperto alla verità. Infrangi tu stesso le mie sicurezze là dove esse sono di ostacolo alla tua luce. Non farmi mai mancare la tua Parola e chi, nel tuo nome, mi aiuta a comprendere la tua volontà.. La voce di un sacerdote a servizio degli "ultimi" Non è sempre facile vedere Gesù come ce lo presenta il Vangelo, cioè come il Signore che ci chiama alla libertà spirituale, condivide i nostri dolori, ci mostra la via discendente, ci sfida ad amare i nostri nemici e ci rivela segretamente l'amore di Dio per noi. Eppure, ogni volta che riesco a vedere il vero Gesù, sento in me una grande pace interiore, riconosco di nuovo la sua voce e la seguo. Henri J.M.Nouwen |