Omelia (02-04-2006)
don Luciano Sanvito
Quaresima: occasione per rivedere il nostro vedere

"La Quaresima dello sguardo sulla Verità":
potremmo così titolare questo Vangelo: la Verità non può essere guardata e scrutata con i nostri occhi, ma solo con occhi nuovi: con una vista rinnovata e rinnovante.

Gli occhi del mondo rivestono infatti tutte le nostre realtà, comprese quelle della fede, che rischiano, e più di tutte le altre, di essere viste, catalogate e giudicate secondo la misura, la vista e il giudizio umano: secondo l'ottica del mondo. E questo ci impedirebbe di fare il passaggio che la Pasqua ci sta indicando e annunciando: dalla morte alla vita.

Per questo, il Vangelo brucia subito e fa deserto con rapidità ed efficacia fulminea su tutte le visioni umane, indicandoci in questo azzeramento il punto di forza per la semina della nuova visione del Regno di vita e di verità che viene annunciato anche oggi per la nostra conversione.

Il Vangelo è rivelazione solo in vista della conversione; altrimenti, è vano.

La parola rispondente alla domanda della ricerca di una visione di Verità, anche per noi oggi, ci riporta alla seminagione efficace e cruenta, senza la quale non c'è frutto e raccolto per la vita.

Se davvero "vogliamo vedere" anche noi, dobbiamo rivedere noi stessi, e in noi stessi: ecco la conversione. Non c'è posto nel Vangelo per le curiosità e i pettegolezzi teologici, pastorali e catechistici, e per le smanie omiletiche di chi si sente 'supervisore' della fede.

Solo la domanda che parte dalla vita fa della Quaresima un tempo propizio per rinnovare lo sguardo della Verità su di noi, e per farci, a nostra volta, segni interpellanti per noi e per gli altri di tale annuncio.

Da un "vogliamo vedere" a un "vogliamo ri-vedere": ecco la Pasqua!