Omelia (02-04-2000) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio Unigenito, perché chiunque crede in Lui non muoia, ma abbia la vita eterna. Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo ma perché il mondo sia salvo per mezzo di Lui. Come vivere questa Parola? A Nicodemo, uomo di profondo impegno nella vita culturale e religiosa di quel tempo, Gesù rivela il cuore del Vangelo, il senso della sua venuta al mondo. Attenzione: in questa breve pericope la parola "mondo" ricorre ben tre volte e qui "mondo" è inteso in senso positivo. E' il mondo degli uomini, il mondo che Dio ha infinitamente a cuore, il mondo che Egli vuole salvare. Per questo Gesù muore in croce. Ecco: la croce è il prezzo della condanna, ma sulla "cloaca" di tutti i peccati che Egli si è addossato. Per noi, invece, per me, la croce è solo prezzo di riscatto. Per me e per ogni uomo. Oggi entrerò nel mio cuore per una pausa contemplativa che mi aiuti ad abbracciare in Gesù crocifisso il mondo intero, il mondo di ogni mio fratello. E farò chiarezza dentro. Se tu, Signore, hai amato fino a questo punto, posso io arrogarmi il diritto di "giudicare" qualcuno? Valutare e giudicare certe logiche del mondo è importante, per il mio cammino di verità e libertà. Invece giudicare l'uomo è peccaminoso. Perché la volontà del Padre è che, in Gesù (con con la mia preghiera e testimonianza), ognuno sia salvo. La parola di un Antico Padre Trattieniti dal troppo parlare perché il tuo cuore sia calmo. Fa' tacere il tuo cuore perché lo Spirito ami e parli in esso. Giovanni di Dalyatha |