Omelia (24-04-2000) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l'annuncio. Ed ecco, Gesù venne loro incontro dicendo: "Salute a voi". Esse, avvicinatesi, gli strinsero i piedi e lo adorarono. Allora Gesù disse loro: "Non temete: andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea e là mi vedranno. Come vivere questa Parola? Anzitutto è interessante che le donne, avendo saputo dagli Angeli che Gesù è risorto, abbandonano in fretta il sepolcro ( luogo di morte) e corrono per dare l'annuncio di vita. Però sono in preda a contrastante sentire: una gioia grande mista a timore (la gioia piena è nell'incontro col Signore Gesù). Ma il cuore del brano è dove si narra che Gesù muove loro incontro e, con la cordialità del saluto, provoca una sosta. C'è, da parte delle donne, il prostrarsi a stringergli i piedi e l'adorarlo. Solo dopo questa importante sosta d'intimità contemplativa, le donne ascoltano da Gesù un duplice invito: quello a non avere paura e quello ad annunciare la sua risurrezione. Oggi l'esercizio spirituale è quello di una pausa contemplativa in cui percepire nel cuore quello che dice il Sal. 15: percepirlo proprio a proposito di Gesù risorto, perché è Lui a indicarmi il sentiero della vita, è Lui a colmarmi di gioia con la sua Presenza. In Lui la mia vita è riscattata da paure, da tristezze e non sensi. Il significato dunque dei miei giorni è gridare con la gioia e la bontà verso tutti che, se Cristo è Risorto, l'ultima parola, anche per noi, è VITA e RISURREZIONE. E' questo l'annuncio con cui liberiamo i cuori attorno a noi; se però prima, in pause oranti, ci siamo lasciate liberare da Gesù Risorto. Come salutava un Santo russo Mia gioia, sai che Cristo è risorto? San Serafino di Sarov |