Omelia (07-04-2000) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno La sua vita è diversa da quella degli altri, e del tutto diverse sono le sue strade. Come vivere questa Parola? Nella prima lettura di oggi, attraverso le parole sprezzanti degli empi, sono delineati i tratti del volto dell'Amato, del Giusto che solo conosce il Padre (cfr. Vangelo del giorno: Gv. 7,29) e può rivelarne "i segreti" (Sap. 2,22). Ripercorrere con amorosa cura la grafia di questo ritratto significa già, per noi, desiderare e invocare di diventare simili a Lui. "Mettiamolo alla prova per conoscere la mitezza del suo carattere" (Sap. 2,19): Gesù è il servo di Iahweh che non grida, non fa udire in piazza la sua voce, non giudica puntando il dito, non spezza la canna incrinata. La sua mansuetudine però mette a nudo la verità degli empi: essi sono "moneta falsa", cuore che cova violenza e medita inganno e omicidio. "Mettiamolo alla prova con insulti e tormenti" (Sap. 2,19): non con le parole, ma con la sua stessa vita Gesù "prova" la sua giustizia, la sua santità. Il desiderio degli empi è quello di togliere la vita. Egli invece è Colui che per amore offre in dono la propria vita. Questo è "il segreto di Dio", la sua santità, la sua radicale diversità da noi ("santità" significa appunto "separazione"). Dare la vita per amore, è questo il volto di Dio. Oggi "metterò alla prova" la mia statura spirituale misurandola sull'altezza di questo ritratto; scoprirò l'empio che si nasconde dentro di me e invocherò dal Signore la guarigione del cuore. Posso verbalizzare dicendo: "Tu, Signore, mi scruti e mi conosci; fammi santo come Tu sei santo". |