Omelia (19-04-2000) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Il Signore Dio mi ha dato una lingua da iniziati, perché io sappia indirizzare allo sfiduciato una parola. Ogni mattina fa attento il mio orecchio perché io ascolti come gli iniziati. Il Signore Dio mi ha aperto l'orecchio e io non ho opposto resistenza, non mi sono tirato indietro. Come vivere questa Parola? Nelle religioni esoteriche orientali si parla molto "d'iniziati" e "iniziazione". Anche per la fede cristiana è importante il cammino dell'interiorità cioè dell'essere "iniziati" nel cuore dallo Spirito Santo alla Parola di Dio, a quanto essa rivela. Qui Isaia ancora parla del Servo di Javhè come di uno che viene iniziato da Dio sia all'ascolto forte, sia a un uso consolatorio della lingua. In questo misterioso "Servo sofferente" è adombrato Gesù "iniziato" dal Padre a un progetto che è per Lui di dolore (presentare il dorso ai flagellatori, la guancia a chi gli strappa la barba, sopportare insulti e sputi), ma per noi è di consolazione: Egli potrà indirizzare una parola allo sfiduciato. Il tutto può avvenire perché Egli sa che "il Signore Dio lo assiste, per questo non resta confuso(cfr. v.7a); indurisce dunque il volto alle avversità, "sapendo di non restare deluso" (v.7b). Il mio esercizio spirituale in questo Mercoledì Santo è di lasciarmi iniziare all'ascolto interiore profondo della Passione di Gesù. Posso leggere un breve tratto dal Vangelo di Luca e poi dare spazio a un silenzio orante. Verbalizzo così la preghiera: "Nelle ineludibili difficoltà, fa' Signore, che io rimanga saldo. Troppo mi hai amato, perché io sia confuso e deluso". La Parola di un Dottore della Chiesa Come si può dubitare che Dio darà ai suoi fedeli la sua eterna vita, quando per loro Egli non ha esitato a dare la sua morte? S. Agostino |