Omelia (14-04-2006)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Gesù disse: «Tutto è compiuto». E chinato il capo consegnò lo Spirito.

Come vivere questa Parola?
Una croce è piantata sul Calvario del mondo. Una croce! Prima o poi, coscientemente o inconsapevolmente, tutti ce la troviamo a sbarrarci la strada, e bisogna prendere posizione. Ci situeremo con i soldati che, indifferenti si spartiscono le sue vesti, tirandole a sorte, magari impugnando armi per appropriarsi di quell'angolo di terra...; o con la folla che corre distratta, presa dai suoi mille affannosi pensieri; o tra i curiosi che aspettano: forse ci sarà ancora qualche cosa di spettacolare, di sensazionale di cui essere spettatori! Non mancano, poi, neppure oggi, quanti irridono quella suprema "pazzia". E accanto alla croce, quasi a far corpo con essa, una donna e "il discepolo che Gesù ama". A fissarlo bene ci si rende conto che in fondo quel discepolo sono io, tu, ogni uomo per cui lui perpetua il suo sacrificio. Non possiamo continuare distratti la nostra strada. Quella croce ci interpella. È a noi, oggi, che viene affidata un'eredità. "Tutto è compiuto!". Il mistero d'amore da cui l'universo è scaturito ha raggiunto la sua piena manifestazione, il suo "compimento" ed è affidato a noi. Qui, su questo crinale del mondo, Dio china il capo per avvolgere con il suo sguardo di misericordia ogni uomo, su qualunque versante si trovi. Sì, possiamo anche ignorarlo, magari bestemmiarlo, ma lui continuerà a inseguirci con il suo amore... Conosce la nostra debolezza, per questo ci affida a sua Madre e ci chiede di "prenderla in casa". E poi il dono supremo dello Spirito che d'ora in poi guiderà i nostri passi perché possiamo testimoniare che "noi l'abbiamo incontrato", l'abbiamo visto pendere da quel patibolo, abbiamo lasciato che quel sangue e quell'acqua sgorgati dal costato aperto ci irrorassero e siamo diventati creature nuove, "testimoni dell'amore".

Oggi, nel mio rientro al cuore, sosterò in silenziosa contemplazione dinanzi al Crocifisso. Lascerò che Lui mi parli.

O croce santa, che hai accolto il mio Signore e sei stata per lui trono ed altare, che io non passi indifferente dinanzi a te, ma accolga il tuo richiamo a diventare anch'io dono d'amore.

La voce di un Padre della Chiesa
Imprimi questo segno nel tuo cuore e abbraccia questa croce, cui dobbiamo la salvezza delle nostre anime.
Giovanni Crisostomo