Omelia (01-05-2004)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Signore da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna.

Come vivere questa parola?
La pagina del vangelo che oggi la liturgia ci presenta ha qualcosa di sconcertante. Le folle hanno finora seguito Gesù affascinate dalla persona, dalla parola e dalle opere. Ma ora quel suo dire: "Chi mangia la mia carne... chi beve il mio sangue" ha una crudezza che turba. È il momento decisivo della scelta per Cristo o del suo rifiuto. Gesù non usa mezzi termini, né si mostra disposto a mitigare la portata delle sue parole. Mentre le folle si allontanano, Egli si rivolge ai dodici, anch'essi disorientati dal suo dire: «Volete andarvene anche voi?». No, decisamente Gesù non cerca proseliti, non gli interessa di essere popolare, di conquistarsi la simpatia e le ovazioni della gente. Egli è venuto per portare a compimento il disegno d'amore del Padre e sa che questo si attuerà attraverso il dono totale e incondizionato della sua persona. Sì, la sua "carne" verrà offerta, il suo "sangue" sarà versato per la salvezza del mondo e diverrà cibo e bevanda di vita per quanti lo accoglieranno. Ma mangiare e bere la carne immolata e il sangue versato di Gesù è entrare nella sua passione, accettare di condividerla nella propria esistenza, diventando a nostra volta pane offerto ai fratelli. È questa la "scandalosa" proposta che ci raggiunge ancor oggi. Certo, è facile accogliere il volto mite e benevolo del Salvatore, molto meno accettare di diventare noi prolungamento di Gesù, oggi, per gli altri. "Questo linguaggio è duro; chi può intenderlo?". Ma non ci sono offerti sconti particolari. "Cristiano" vuol dire di Cristo. È un impegno a entrare nella sua vita, lasciando che Egli viva in noi. E Lui, per rimanere tra noi, ha scelto il segno del Pane spezzato. Eccolo, allora, a sollecitarci a una presa di posizione: "Volete andarvene anche voi?". Con Pietro, con la Chiesa rispondiamo: "Signore, da chi andremo? Tu solo hai parole di vita eterna"

Oggi, nella mia pausa contemplativa, mi interrogherò sulla consistenza del mio amore per il Signore, verificando la mia disponibilità a seguirlo concretamente sulla via del dono totale.

Signore, da chi andremo? Le tue parole sono parole di vita eterna, anche quando non le comprendo o ho paura di capire...Ti prego, sostienimi con la forza del tuo Spirito perché non ti resista mai e trovi il coraggio di seguirti sempre, ovunque.

La voce di una Santa Confondatrice
Quando la croce vi sembrerà pesante, date uno sguardo al Crocifisso e dite: Oh, Gesù, voi siete tutta la mia forza e con voi i pesi diventano leggeri, le fatiche soavi, le spine si convertono in dolcezze.
S. Maria Domenica Mazzarello