Omelia (13-05-2004)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia siua piena.

Come vivere questa parola?
E' di evidenza solare che Gesù qui traccia un filo d'oro come raccordo di tre elementi fondamentali della fede cristiana concatenati tra loro. Primo: osservare i comandamenti di Dio (che significa poi vivere secondo il suo progetto che è salvezza per tutti). Secondo: proprio per il fatto di vivere come Dio vuole non eludendo dunque i suoi comandamenti, realizziamo concretamente l'unione vera con Lui, rimaniamo cioè nel suo amore. Terzo: se siamo consapevoli di queste due cose ( e Gesù ce le ha proprio dette perché le viviamo! ) ecco che scaturisce in noi la gioia.
Gesù non ha detto: è dalla vostra sofferenza che vi riconosceranno come miei discepoli. Ha detto piuttosto: è dal vostro reciproco amore (cf.Gv.13,35). E la gioia ne è l'immediata conseguenza. La traccia dell'amore è la gioia. Come la candida scia in cielo quando passa un aereo potente. Si tratta dunque di cogliere sì le piccole o grandi gioie della giornata, ma soprattutto di attendere di compiere quello che Dio vuole da noi, soprattutto l'osservanza del "comandamento dell'amore". Di lì viene il nostro dimorare nel suo Amore che è fondamentalmente la ragione del nostro esistere. E di là scaturisce la gioia.

Oggi, nel mio rientro al cuore, mi osservo intimamente. C'è gioia in me? E se no, quali sono le cause della mia tristezza o tedio o insoddisfazione?

Signore, rendimi lucido nella mia introspezione. E ricordami quello che diceva Santa Maria Domenica Mazzarello(così vera, così chiave interpretativa della vera salute psicospirituale):"La gioia è il segreto di un cuore che ama molto il Signore".

La voce di un poeta cristiano
Non abbiamo altro dovere che la gioia!
P. Claudel