Omelia (23-04-2006)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
E Gesù disse a Tommaso:"Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani: stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non essere più incredulo ma credente!". Rispose Tommaso:"Mio Signore e mio Dio!".

Come vivere questa Parola?
Tommaso: uno di quelli che alla fede, decisamente oppongono resistenza! Quando gli altri gli dicono: "Abbiamo visto il Signore", decisamente, quasi a mo' di sfida, risponde: "Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò". E il Signore raccoglie la sfida di questo incredulo ma di buona coscienza. E' così condiscendente che gli fa fare l'esperienza del toccare davvero le sue piaghe gloriose. Allora a Tommaso si aprono gli occhi del cuore, sperimenta ciò che, parlando a Nicodemo, Gesù chiama il "rinascere dall'Alto", "rinascere dallo Spirito" E' a questo punto che dalle profondità del cuore di Tommaso fiorisce una delle più intense preghiere che è anche piena proclamazione di fede, riconoscimento della persona umano-divina del Verbo in Gesù di Nazareth: è adorazione a Lui solo. "Signore mio e Dio mio!". E immediatamente dopo, Gesù consegna proprio a Tommaso l'ultima beatitudine del Vangelo, che riguarda la fede. La prima era risuonata in Luca: "Beata te, o Maria, perché hai creduto!". L'ultima è questa: "Beati quelli che crederanno senza vedere!".

Oggi, nella mia pausa contemplativa, prenderò coscienza che oggi più che mai deve rinascere la fede. E' così spesso debole, superficiale: un'abitudine a certi riti, un credere fin che non sono scomodato da quel Dio in cui dico di credere.

No, Signore! Capovolgimi! Fammi rinascere dallo Spirito Santo a un rapporto vero, personale, coinvolgente, d'immensa fiducia in te, di vita secondo i dettami del Vangelo. Salvami dalla superficialità fatta di piccoli e grandi compromessi.

La voce di una santa religiosa
Non vi è fede più grande e viva di quella di credere che Dio fa sempre mirabilmente i nostri interessi anche quando sconvolge i nostri piani. E' mirabile la fede dell'anima che cammina per la via dell'abbandono, accettando ciecamente ciò che Dio fa.
Sr. Maria Romero Meneses