Omelia (23-05-2002)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Se la tua mano ti scandalizza, tagliala: è meglio per te entrare nella vita monco, che con due mani andare nella Geenna, nel fuoco inestinguibile. Se il tuo piede ti scandalizza, taglialo: è meglio per te entrare nella vita zoppo, che essere gettato con due piedi nella Geenna. Se il tuo occhio ti scandalizza, cavalo: è meglio per te entrare nel Regno di Dio con un occhio solo, che essere gettato con due occhi nella Geenna.

Come vivere questa Parola?
A tutta prima questa radicalità della parola di Gesù può impressionare. Eppure esprime tutto il vigore di chi, conoscendo "che cosa c'è nell'uomo", vuol metterlo al riparo dalla sua debolezza. Davvero, come dice l'autore della lettera agli Ebrei, "la Parola di Dio è viva, efficace, più tagliente di una spada a doppio taglio". Sì, Gesù usa la spada della Parola forte esigente, come il chirurgo usa il bisturi per liberare il malato dal tumore. E, nella vita di chi si dice credente è pericoloso tumore la vigliaccheria, quello scendere a compromesso. Se la mano ti scandalizza, significa l'opera che fai, il tuo lavoro. Ebbene, se il tuo lavoro ti "seduce", proponendoti la disonestà, devi tagliar corto, rinunciare a guadagni illeciti. Se il tuo piede ti scandalizza, cioè vuol portarti là dove tradiresti il Signore e la tua coscienza (per esempio frequentando certi ambienti), guardati dall'andarvi. Quanto all'occhio, pensa come, anche a detta di psicologi, può essere causa di desideri cattivi, se ti abitui a indugiare su certe trasmissioni TV, e altre fonti di immagini deteriori che in questa nostra società consumista, bombardano l'uomo dappertutto.

Oggi, nel mio rientro al cuore, mi farò persuadere a fondo dallo Spirito Santo che fuggire le occasioni seduttrici, e dominarsi, non è viltà, mancanza di audacia o di ardore. Al contrario, solo se ho il coraggio della radicalità proposta oggi da Gesù, potrò accedere al sapore, al gusto della vita vera, che è armonia e pace dentro ogni scelta di bene, pure a prezzo di rinunce.

La voce di un autore spirituale contemporaneo
"Chi fugge l'occasione non è un debole. Come non lo è un violinista che fugge dal rumore perché la sua musica abbia spazio e risonanza, così chi vuol conservare l'armonia della propria vita deve evitare le occasioni che lo seducono al male".
Tomas Spidlik