Omelia (06-05-2000) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Il mare era agitato perché soffiava un forte vento (...) Videro Gesù che camminava sul mare e si avvicinava alla barca ed ebbero paura. Ma Egli disse loro: "IO SONO. Non temete". Come vivere questa Parola? Due cose da evidenziare. La prima riguarda il mare. Biblicamente è immagine del male e della morte. Gesù che cammina sul mare è dunque prefigurazione del mistero pasquale: del suo attraversare vittoriosamente la morte. La seconda cosa riguarda la parola di Gesù. Gli esegeti ne colgono tutta la forza traducendo: "IO SONO" anziché "sono IO". E' infatti il nome stesso di Dio, il nome rivelato a Mosè nell'Esodo che esprime il suo essere l'infinita forza sorgiva di tutto ciò che esiste. Così acquista fortissimo risalto quell'incoraggiamento di Gesù che è rivolto anche a me. Oggi l'esercizio spirituale è di ascoltare ripetutamente in cuore: "Non temere, IO SONO" che trasferisce la potenza del mistero di Gesù Risorto nella mia giornata. A un patto però: che io, come gli Apostoli, lo "prenda nella mia barca". Come? Impegnandomi a vivere unita a Lui nel cuore e mai da sola in ogni mio compito. Così la barca del mio cuore "toccherà subito, com'è detto nel Vangelo, rive di pace". La voce di una donna dottore della Chiesa Nulla ti turbi, nulla ti spaventi. Tutto passa, Dio non cambia. A chi ha Dio nulla manca. S. Teresa d'Avila |