Omelia (14-05-2000) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Il Padre mi ama perché offro la mia vita per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie, ma la offro da me stesso. Come vivere questa Parola? Siamo introdotti in quell'intimità di Gesù col Padre che evidenzia un fatto importante: Gesù ha accettato la morte per amore del Padre, oltre che per nostro amore. Dirà: "Affinché il mondo sappia che io amo il Padre". La vita che Gesù ci dona è quella stessa del Padre: la offre liberamente per noi dentro ogni suo respiro di uomo, dentro tutto il suo sangue. E questa sostanza d'amore del Padre e di Gesù " dallo Spirito Santo che ci è stato donato" (cfr. Rm.5,5) e immette un respiro trinitario nel nostro vivere. Questo Gesù, che nell'amore del Padre liberamente dona la vita e la riprende nella resurrezione, è davvero il nostro Grande Fratello a cui si configura il nostro vivere da "conrisorti con Cristo". Conoscere questo nostro destino nutrito di certezze bibliche, impedisce il rischio di perderci in angustie del pensiero, dei sentimenti, delle scelte. Oggi l'esercizio spirituale sarà quello di trovare un tempo per la contemplazione. Nel silenzio di tutto il mio essere, entro in questo movimento d'amore trinitario, e chiedo che il Padre e il Figlio effondano in me lo Spirito dell'Amore. Che io possa amare così ogni fratello col cuore di Cristo Risorto, con la gioia della sua resurrezione già in atto nella mia vita. La voce di un grande teologo La resurrezione di Cristo è come la prima eruzione di un vulcano. Essa mostra che all'interno del mondo già brucia il fuoco di Dio che ricondurrà ogni cosa nell'ardore della sua luce. Karl Rahner |