Omelia (15-05-2000)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza.

Come vivere questa Parola?
E' questo il motivo per cui il Figlio di Dio è venuto al mondo: recuperare la vita che il peccato aveva inquinato e darcela di nuovo in abbondanza. Ci sono state ( e a volte perdurano) interpretazioni sbagliate del Cristianesimo: come se, in vista dell'eternità beata, qui si dovesse "tarpare" la vita, stringerla in strettoie di morte.
Invece proprio il seguire Gesù ci arricchisce di una qualità di vita dove la pace e la serenità di fondo sono il segno dell'adesione piena a chi ha detto di se stesso: "Io sono la Vita" (cfr. Gv.14,6). E allora la cosidetta "mortificazione"? Se intesa bene non è altro che il perseguire la morte di quanto nei confronti della vita è parassitario e distruttivo. Se con l'aiuto dello Spirito del Signore che abita in me e per suo amore vigilo su me stesso e "mortifico" (= impedisco che prosperi in me) l'atteggiamento egoista, eccentrico, prevaricatore sugli altri, è la vita di Gesù quella che "fruttifica" amore, pace, fedeltà, longanimità, pazienza, dominio di me (cfr. Gal.5,22) e ogni altro vero bene.

Oggi mi eserciterò nel rientrare spesso al cuore per cogliere, in pause di silenzio, quello che va "mortificato" in me. Verbalizzerò così:

"Gesù, pienezza di Vita, che io viva con Te e come Te una vita piena, una vita santa".

La voce di un martire
Perseveriamo senza posa nell'adesione alla nostra speranza e al pegno della nostra vita santa che è Cristo Gesù: egli portò le nostre colpe nel suo corpo sul legno della croce; egli, che non commise peccato e sulla cui bocca non vi fu inganno, sopportò tutto per noi, perché vivessimo uniti a Lui.
San Policarpo