Omelia (19-05-2000) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Non sia turbato il vostro cuore. Credete in Dio e credete in me. Nella casa del Padre mio vi sono molti posti (...). Io vado a prepararvi un posto (...) Vi prenderò con me. Come vivere questa Parola? Gesù sta per andarsene. Ombre di tristezza si insinuano nel cuore dei suoi. Gesù le dissipa ravvivando in loro la fede che è una fiducia totale. No, il Signore non va a prepararci un posto come si va a prenotare una camera d'albergo. Il suo è l'andare verso e poi dentro la morte per attraversare intero il mistero del male che ci affligge e così annientarlo; ed è anche l'andare dentro la risurrezione a cui il Padre lo chiama con la potenza dello Spirito Santo. E' dunque per questo mistero pasquale che la nostra vita pian piano si trasferisce in Dio. Al di là e al di sopra dei turbamenti che possono sempre inquietarci, diventa uno stare con Lui. Adesso: in fede, speranza e carità. Dopo: per un perenne gioire in Lui e con Lui nella vita piena. Oggi mi eserciterò nel calare concretamente questa fede-fiducia in tutto il mio pensare, dire e agire. Se il posto che il Signore mi prepara non è un luogo materiale ma è il suo mistero pasquale, nel mio frequente rientro al cuore, verbalizzerò così: Io sono "vivente per Dio (e non per il mio ego) in Cristo Gesù" (cfr. Rm.6,11). La voce di un maestro spirituale "Non si può diluire l'esperienza di Dio in una dimensione puramente intellettuale o di attività sociale-caritativa. L'incontro con Dio avviene sì nella fede e non nella visione, ma s'impone a tutto l'uomo, corpo e sensi compresi". Enzo Bianchi |