Omelia (29-05-2000) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Disse Gesù: "Quando verrà il Consolatore che io vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre, egli vi renderà testimoni, e anche voi mi renderete testimonianza perché siete stati con me fin dal principio". Come vivere questa Parola? Gesù ci dilata veramente il cuore alla fiducia persuadendoci, in questa attesa di Pentecoste, che il Consolatore per eccellenza è lo Spirito Santo. E non è il suo consolarci un'illusione passeggera perché – dice Gesù – Egli è lo Spirito di verità, ce lo insegna nel profondo; addirittura si rende garante facendosi testimone di Gesù. E che cosa testimonia, se non del fatto che, in Lui, attraverso il suo mistero pasquale, tutto l'amore del Padre diventa vita e salvezza per noi? Ne risulta – com'è esplicitato! – che noi stessi diventiamo testimoni, purché come i discepoli della prima ora stiamo con Gesù, viviamo cioè insieme con Lui, uniti a Lui. L'esercizio spirituale di oggi è quello di percepire con l'udito del cuore che lo Spirito ci chiama e desidera essere chiamato da noi. Lo invochiamo dunque più e più volte: Vieni Spirito Consolatore, vieni Spirito di Verità, vieni a rivelarmi, in Gesù, l'infinito amore del Padre. Fa' di me un testimone attraverso un comportamento mite, lieto, espressivo di un amore che sia riflesso del mio stare con Gesù. La voce di uno dei primi Papi e martire "Si era diffusa su di voi una piena effusione dello Spirito Santo. Così vi accontentavate dei doni che Cristo ci concede per il viaggio mortale e avevate sempre presenti le sue parole. Così vi era una continua gioia di carità tra voi e godevate di una pace gioiosa e profonda". S. Clemente, Lettera del 96 d.C. |