Omelia (01-05-2006) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Procuratevi non il cibo che perisce ma quello che dura per la vita eterna e che il Figlio dell'uomo vi darà. Perché su di Lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo. Come vivere questa Parola? Gesù, sensibilissimo alla fame di tanta gente che l'aveva seguito, aveva compiuto il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci. Ma quando si rende conto che poi lo inseguono a caccia di altri prodigi del genere, smaschera la loro credulità interessata dicendo: "In verità, in verità vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati". È a questo punto l'ammonimento tanto profondo quanto attuale anche oggi. Il cibo – si sa – è ciò che sostiene in vita il nostro fisico. Ma è pur sempre "un cibo che perisce" mentre come persone (tanto più come cristiani) ciò che ci nutre e ci sostenta è "ciò che dura per la vita eterna": quel "Pane di vita" che è Lui stesso, il Signore Gesù. Si tratta dunque di fare il punto, nella nostra vita. Cercare il cibo che perisce non vuol forse dire essere troppo preoccupati del benessere materiale, entrare in ansia e persino in depressione quando le nostre attese al riguardo vengono deluse? In una società tanto segnata dallo squilibrio tra la ricerca dei beni materiali e quella dei veri valori dentro l'ambito della spiritualità, è molto importante vivere in pienezza questo tempo pasquale. "Cercate le cose di lassù - dice S.Paolo - voi che siete risorti con Cristo". Il che non significa disattendere attese e impegni temporali, ma non lasciarsene afferrare e schiavizzare. Oggi, nella mia pausa contemplativa, "respirerò" in quiete orante la certezza di quei beni che "durano per la vita eterna". E chiederò di saper prontamente discernere, nelle mie giornate, quel che – propagandato in tutti i toni dalla società dei consumi - non è per nulla necessario al vero bene mio e dei miei e opterò per ciò che, donato da Gesù, è in ordine alla vita eterna.. Mio Signore e mio Dio, fammi vivere questo tempo pasquale con cuore sapiente che desidera e cerca Te e ciò che a Te conduce. La voce di un celebre psicanalista e sociologo Il bisogno di profitti della grande industria produttrice di beni di consumo col potere persuasivo dei media e della pubblicità trasforma l'uomo in un essere vorace, un eterno lattante che consuma sempre di più e per il quale tutto diviene oggetto di consumo. L'homo consumens vive nell'illusione della felicità, mentre inconsciamente soffre di noia e passività. Erich Fromm |