Omelia (04-05-2006)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Alzati, e va' verso il mezzogiorno, sulla strada che discende da Gerusalemme a Gaza; essa è deserta.

Come vivere questa Parola?
L'episodio che ci viene proposto dalla prima lettura odierna ha come protagonisti l'apostolo Filippo e un funzionario etiope, "eunuco". Un pagano, quindi, e per di più con una menomazione fisica che gli impediva di entrare tra i seguaci della fede ebraica. Quest'uomo, nonostante la sua situazione, si dimostra particolarmente disponibile ad accogliere la verità. Sta tornando da Gerusalemme dove si era recato per "adorare", e durante il viaggio è immerso nella lettura di un passo biblico per lui molto oscuro. Dio, che non giudica secondo gli uomini ma scruta il cuore, volge il suo sguardo misericordioso verso quest'uomo e gli invia Filippo. Il luogo dell'incontro è tutt'altro che mistico e l'ora tra le più inopportune: siamo "per strada" "verso mezzogiorno". "Per strada", cioè nel vivo della storia di ognuno nel quotidiano più usuale, magari segnato dal "deserto" di un'esistenza infeconda, e nell'ora in cui l'arsura si fa maggiormente sentire. Sete di senso da dare alla propria esistenza, sete di amore autentico, sete di verità, sete di Dio. Ma è qui, in questo deserto che Dio ha fissato il suo appuntamento. Filippo non sa di essere lo strumento scelto per portare luce e gioia a quest'uomo di cui ignora anche l'esistenza, ma è docile, disponibile e Dio può usarlo. La storia di ogni tempo conosce "eunuchi", persone che trascinano pesantemente la loro esistenza in una sterilità spaventosa riarsi da una sete che invano cercano di tacitare. I corsi d'acqua non mancano: Parola di Dio, Sacramenti... Ciò che maggiormente urge è trovare dei "Filippo" che, abbandonati pregiudizi e chiusure, abbiano il coraggio di recarsi lungo le "strade deserte" a qualunque ora, per spezzare il pane della verità e della fraternità, per condividere la gioia.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, proverò a far passare davanti agli occhi del mio cuore persone forse segnate a dito perché non rispondono ai nostri canoni di "giustizia", ma che nascondono in sé un'inconfessata sete di Dio. Ascolterò l'invito del Signore a farmi sulla loro strada. Mi chiederò: come concretamente posso far loro sentire la prossimità di Dio-Amore?

Donami, Signore, il coraggio di andare incontro a ogni uomo, qualunque sia la strada che egli batte, per "salire sul suo carro", ascoltare ciò che gli urge in cuore e tendere rispettosamente la mano. Che nessuno si allontani da me senza sperimentare la gioia di sentirsi amato.

La voce di una testimone dei nostri giorni
Solo l'Amore può ridare speranza a chi, colpito dalle terribili sferzate della vita, giace prostrato nella disperazione. Solo l'Amore può far germogliare la GIOIA DI VIVERE nei deserti dell'umanità!!!
Chiara Amirante