Omelia (14-05-2006) |
don Marco Pratesi |
La vite e i tralci Il vangelo ci presenta Gesù come "vera vite". Vera in rapporto a Israele, che non ha potuto portare quei frutti che Dio si aspettava. Gesù invece ha fruttificato appieno. Notiamo che qui non si parla affatto di una cura del Padre-vignaiolo nei confronti della vite. La vite come tale, infatti, non ha alcun bisogno di cura in quanto è perfetta. La cura del Padre è invece nei confronti dei tralci. Fatto sorprendente: essa sembra consistere soprattutto nel togliere, nello sfrondare. I tralci sterili li taglia via. Verità scomoda. In questo caso l'azione del Padre è una azione di "chiarificazione": egli fa sì che quella separazione del tralcio dalla vite, che inizialmente è nascosta (perché esso è ancora attaccato), diventi sempre più manifesta: il tralcio viene prima tagliato, poi secca, infine brucia. Quel po' di vita che aveva viene via via perduta, fino alla morte totale: "a chi non ha sarà tolto anche quello che ha". I tralci fruttuosi, invece, il Padre cerca di renderli ancora più fruttuosi potandoli. Potare significa togliere il sovrappiù, affinché l'energia della pianta non si disperda in mille rivoli, ma si concentri e produca frutti migliori. La cura del Padre mira dunque a fare in modo che la nostra energia si concentri sull'essenziale. In questo, un ruolo fondamentale lo ha la Parola di Cristo: "siete già preparati dalla parola che vi ho detto". Effettivamente, man mano che passano gli anni, segno di una vita cristiana matura è appunto questo lasciar cadere i fronzoli per andare alla sostanza delle cose. La sostanza è che devo seguire Cristo, il frutto che devo produrre è diventare suo discepolo. Questo discepolato è il segno che il mio inserimento in lui è vivo e vero. La vita cristiana si compone di diversi aspetti, ma centro di tutto è il mio innesto nella vite che è Gesù. Cosa semplice ma capitale: fondamento della vita cristiana è il rapporto con Cristo, il resto dipende dalla sua qualità e vitalità. Unita a Cristo, la vita raggiunge il suo scopo: essere a gloria di Dio, frammento di luce dove Dio risplende di fronte al mondo. All'offertorio: Pregate fratelli e sorelle perché questo sacrificio ci renda fruttuosi in Gesù, e sia gradito a Dio Padre Onnipotente. Al Padre Nostro: In comunione profonda con Cristo, vera vite, preghiamo come lui ci ha insegnato: |