Omelia (14-05-2006) |
CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie) |
Io sono la vera vite e il padre mio è il vignaiolo... Gesù ci da una risposta sulla presenza del mistero divino. Noi radicati sulla terra, con i nostri tralci ben ancorati sulla vite, abbiamo il compito di portare un dono importante. Quel frutto che trasformato in vino, è sempre stato nella storia dell'uomo segno di aggregazione, di comunità, di famiglia, di festa, di unione. L'unione dell'uomo con il mistero dell'esaltazione di Dio (frutto della vite e del lavoro dell'uomo). Ma come ogni realtà che deve essere feconda, ha bisogno di cure, di attenzione, di potatura il tutto perché porti più frutto. Nessuno può portare frutto davanti a Dio se non vive in Gesù, e Gesù in lui. Quando siamo radicati alla vite allora la nostra vita è gioia, allegria, leggerezza...armonia con noi stessi e con gli altri. Questo è il frutto che siamo chiamati a portare in abbondanza e a dare con abbondanza a chi ci sta vicino, a chi incontriamo ogni giorno. La potatura, invece, è la situazione di fatica "Dio mio, perché mi hai abbandonato?" in realtà siamo noi ad aver abbandonato Dio, ad esserci staccati dalla vite. Senza Dio non possiamo fare nulla, come il tralcio staccato che secca. Allora la nostra fede deve essere alimentata, così come la vite deve essere coltivata: con la preghiera, con la meditazione, con il silenzio, con esperienze di vita spirituale che ci permettano, attraverso la fatica della potatura di dare ancora più frutto. La vite ha bisogno di cure costanti, così anche la nostra fede...questo è il nostro pensiero per il Vangelo di questa 5° domenica di Pasqua che viviamo ancora con la gioia pasquale: il Signore è risorto per dare a noi una speranza, la speranza di poter vivere per sempre con Lui, attaccati a Lui come i tralci alla vite, perché soltanto così potremo dare frutti e in abbondanza! Domande per le coppie e le famiglie - Quanta gioia, allegria "leggerezza" diamo al nostro coniuge? E ai nostri figli? E alle persone che incontriamo ogni giorno? - Quanto "coltiviamo" la nostra fede? Verifichiamo quanto tempo dedichiamo alla cura del rapporto con Dio, vera vite, in una giornata...in una settimana..e in un anno intero... Quanto tempo alla preghiera? Al confronto con la Parola di Dio? Alla meditazione? Al silenzio? - Quanto condividiamo di tutto ciò con il nostro partner? E con i nostri figli? E con la nostra comunità parrocchiale? Commento a cura di Silvana e Luca Molinero di Carmagnola (TO) |