Omelia (01-06-2002) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Costruite il vostro edificio spirituale sopra la vostra santissima fede, pregate mediante lo Spirito Santo. Come vivere questa Parola? In un densissimo versetto Giuda, fratello di Giacomo, ci ricorda oggi con forza la realtà per cui ogni cristiano è chiamato a farsi collaboratore di Dio nella costruzione di quell'edificio spirituale che siamo noi stessi. Siamo infatti tutti destinati a divenire quella dimora del Dio vivente, quel tempio dello Spirito Santo nel quale Dio ha scelto di porre la sua tenda, di piantare il suo vessillo di gloria. Ma come si diventa architetti di una tale costruzione? Innanzitutto avendo come fondamento la fede, ci dice Giuda. La fede-fiducia in Gesù Cristo crocifisso e risorto, il rapporto personale e appassionato con lui, è questo che rende la casa salda come quella costruita sulla roccia, perché egli – e non altri – è la pietra angolare scartata dai costruttori, ma scelta e preziosa da-vanti a Dio, che è diventata testata d'angolo. Poi la preghiera, che è il respiro, il polmone vitale dell'edificio. Se non c'è la preghiera non c'è respiro, ossia non c'è vita. Non ci è chiesto infatti soltanto di costruire un edificio, ma di diventare "pietre vive"! E la preghiera di cui parla Giuda è quella mediante lo Spirito Santo: accoglienza silenziosa e disponibile dei suoi gemiti in noi, ascolto attento delle sue ispirazioni, obbedienza liberante alla sua voce. La voce di un Padre della Chiesa Qual è la casa di Dio? E' il popolo di Dio, sono tutti i fedeli: è la schiera immensa dei fedeli riuniti in unità, ma contati da Dio uno a uno. S. Ilario di Poitiers |