Omelia (03-06-2002)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su 2Pt 1,2

Dalla Parola del giorno
Grazia e pace sia concessa a voi in abbondanza, nella conoscenza di Dio e di Gesù Signore nostro.

Come vivere questa Parola?
E' significativo che, all'inizio della sua seconda lettera, S.Pietro auguri grazia e pace: due realtà tanto necessarie per il nostro cuore nella corsa delle giornate. Ma è ancor più notevole il suo dirci che questa grazia e pace siano correlate alla "conoscenza". Così siamo aiutati a penetrare la dinamica di una vita nello Spirito e secondo lo Spirito. Non si ama infatti che quello che si conosce! E qui la "conoscenza" non è di cose qualsiasi come una scienza umana. Si tratta di una conoscenza che ci è concessa dall'Alto, dallo Spirito, se però in noi c'è apertura a Dio, rinuncia alle passioni e quella purità di cuore che ci permette di "vedere" e di "gustare quanto è buono il Signore".

Oggi, nella mia pausa contemplativa, chiedo allo Spirito Santo di abbandonare ogni superficialità nella mia fede, per arrivare a "conoscere" (e a gioire!) del fatto che Dio "ci ha donato i beni grandissimi e preziosi che erano stati promessi" perché diventassimo – dice ancora S.Pietro – "partecipi della natura divina". E che cosa significa questo dono inaudito, se non l'"essere sfuggiti alla corruzione che, a causa della concupiscienza, è nel mondo, diventando addirittura partecipi dell'AMORE che è il modo d'essere di Dio? E' questo amore accolto in noi, in opposizione all'egoismo e alla brama di possedere che genera corruzione, ciò che ci libera e ci realizza fin da questa vita.

La voce di un autore del V/VI secolo
Grazie alla benignità pacifica che è secondo Cristo, noi impariamo a non essere più in guerra con noi stessi, né fra di noi, né con gli angeli, ma a realizzare con essi le cose divine secondo la nostra possibilità, secondo la provvidenza di Gesù che opera tutto in tutti e che produce una pace ineffabile e predeterminata fin dall'eternità e che ci riconcilia a lui e attraverso di lui e in lui al Padre.
Dionigi Areopagita