Omelia (19-06-2002)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento Matteo 6,1-6.16-18

Dalla Parola del giorno
Guardatevi dal praticare le vostre buone opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati, altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre vostro che è nei cieli.

Come vivere questa Parola?
Gesù ci ama come nessun altro e sa che la realizzazione di una buona qualità di vita sta per noi nell'essere in comunione con Dio: nostro Amore senza limiti e nostra verità. Da conoscitore profondo dell'uomo, Gesù però conosce anche la più facile delle nostre tentazioni, la più... diuturna nel nostro vivere: quella di cercare sguardi ammirati, consensi, approvazioni e magari anche ricompense immediate al nostro agire. Ecco, Gesù ci mette in guardia perché l'operare il bene con compiacenze narcisistiche è il tarlo, anzi lo svuotamento dell'opera buona in quello che ha di più autentico. Si tratta dunque di essere vigilanti, purificando il cuore a monte del nostro agire, rettificando l'intenzione. Si tratta pure di scegliere tra l'immediata soddisfazione del nostro egoismo (caduca oltre che insensata) e la ricompensa del Padre Celeste.

Oggi, nel mio rientro al cuore, chiederò a Gesù di poter vivere in profonda unione con Lui tutto quello che faccio. Invocherò anche la perseveranza nell'esercizio di ricondurmi spesso all'interiorità, al rientro nel cuore per purificarvi le intenzioni. In tutto quello che faccio, ch'io cerchi solo la tua gloria, mio Dio! Rendimi trasparente e libero nell'agire: per amore e non per vano e stolto gusto di "apparire".

La voce di un apostolo della carità
Dobbiamo aver devozione a non metterci in vista... cerchiamo di compiere opere buone, le quali prima o poi parlano un linguaggio molto più efficace di quanto possiamo fare o dire noi per metterci in mostra e farci apprezzare.
S. Vincenzo de' Paoli