Omelia (27-05-2006) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena. Come vivere questa Parola? Torna, a conclusione di questo stupendo discorso di Gesù, l'accenno alla gioia, anzi alla sua pienezza di cui si svela la radice profonda. A una lettura superficiale sembrerebbe che la gioia sia legata all'esaudimento della preghiera. Il contesto però sollecita ad andare oltre. È chiedendo "nel nome" di Gesù che si ottiene. L'accento allora non è sulla richiesta prontamente esaudita, ma sul "nome". Termine che, biblicamente, indica la persona nel suo essere profondo, nella sua totalità. Siamo poi all'interno del discorso sulla vite e i tralci e Gesù ha appena accennato alla gioia che accompagna ogni parto. Quindi, vita nuova che si realizza in un innesto fecondo nel "nome", cioè in Cristo. È questo essere "uno" in Cristo e con Cristo, è in questa partecipazione di vita che comporta il fluire dello Spirito in noi, la ragione profonda della "pienezza" della gioia. "Chiedere nel nome" è potersi rivolgere a Dio chiamandolo "Abbà-Padre" come lo Spirito ci suggerisce. È sentirsi sotto la sua mano potente che ci sorregge e ci guida. È la certezza che "se Dio è per noi chi sarà contro di noi?". Ogni possibile desiderio è come assorbito e infinitamente superato dall'incredibile risposta di Dio. Non c'è che da adorare lasciando che lo stupore, la riconoscenza, la gioia trabocchino in noi e si effondano su quanti ci avvicinano. Oggi, nella mia pausa contemplativa, sosterò "nel nome" di Gesù. Cioè mi renderò consapevolmente presente a Lui che silenziosamente mi abita. Assaporerò, riconoscente, la gioia di essere unito a Lui. Grazie, Signore, perché precedi e superi ogni mia possibile richiesta con il dono inestimabile del tuo vivere in me ed io in te. La voce di un Padre apostolico Nulla mi gioverebbe tutto il mondo e tutti i regni di quaggiù; per me è meglio morire per Gesù Cristo, che essere re fino ai confini della terra. Io cerco colui che morì per noi; io voglio colui che per noi risuscitò. S.Ignazio di Antiochia |