Omelia (02-09-2003) |
padre Lino Pedron |
Commento su Luca 4, 31-37 Dopo averci offerto una sintesi della predicazione di Gesù, Luca ci offre un saggio della sua attività di guaritore. Egli non solo insegna con autorità, ma comanda agli spiriti maligni con autorità e potenza (v.46). La potenza di Gesù è la potenza dello Spirito santo che è in lui e lo rende forte contro satana (cfr 4,1-13). I demoni sono i "teologi" di Cristo. Qui ne troviamo una conferma. Lo spirito maligno dice a Gesù:" Io so chi tu sei: il Santo di Dio" ( v.34). Il messia Gesù è venuto a sconfiggere le potenze del male. Questo primo miracolo ne è la conferma. L'insegnamento di Gesù che aveva suscitato l'ira degli abitanti di Nazaret, qui a Cafarnao suscita un'esplosione di entusiasmo. Gesù stupisce per quello che dice, ma soprattutto per come lo dice, perché ha la capacità di rendere la sua parola credibile e accettabile ai suoi ascoltatori. Matteo scrive:" Egli insegnava loro come uno che ha autorità e non come i loro scribi" (7,29). Il demonio riconosce che Gesù è il Santo di Dio, perché, dovunque andava, Gesù rimuoveva e distruggeva tutto ciò che era immondo, impuro: il male, il peccato, le infermità, la morte. Il riconoscere che Gesù è il Santo di Dio, da parte del demonio, è la dichiarazione di una coscienza lucida che sa, ma che è staccata dal cuore, che vuole il contrario. Questo conoscere il bene e la verità con la mente, e volere il contrario, questa scissione tra mente e cuore, tra verità e bene, è la stessa rottura che il demonio ha prodotto nell'uomo. Gli uomini devono essere liberati da questo male che impedisce loro di volere il bene. Gesù è venuto a liberare l'uomo da tutte le forme di male. Questa liberazione è prodotta dalla potenza della sua parola. Ogni giorno possiamo fare esperienza anche noi di questa potenza di salvezza, se ascoltiamo con fede umile e sincera la parola del Dio vivente. |