Omelia (11-06-2000) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Gesù disse loro di nuovo: "Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi". Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: "Ricevete lo Spirito Santo". Come vivere questa Parola? Qui S. Giovanni dice ciò che è avvenuto la sera di Pasqua. Pur senza negare il fatto della Pentecoste così come è narrato negli Atti degli Apostoli, egli ci tiene a collegare strettamente l'effusione dello Spirito Santo al mistero di Gesù Crocifisso e risorto. Ha ricordato già, con un sottile gioco di parole, che Gesù proprio mentre muore in croce, emettendo il suo ultimo alito, affida lo Spirito Santo - alito di Dio! - al mondo. Sul calvario lo Spirito è uscito dal corpo agonizzante di Gesù; qui erompe, la sera di Pasqua, dal suo corpo risorto e glorioso. Gesù soffia il suo alito divino, che è lo Spirito dell'amore, sui suoi discepoli, come Dio Padre aveva fatto con Adamo all'inizio del mondo. E' nello Spirito, infatti, la nuova creazione e l'energia per coloro che sono mandati a portarne l'annuncio. L'esercizio spirituale, oggi, è quello di chiedere ardentemente a Gesù che "aliti" su di me e dentro il mio cuore lo Spirito che mi fa "nuova creatura". Verbalizzerò così: O Spirito, "alito" vivificante di Gesù, crea in me un cuore nuovo, rendimi capace di amare soprattutto quelli che mi sono accanto, senza però escludere nessuna creatura. La voce di un prelato Amore del Padre e del Figlio, o Spirito Santo, ispirami sempre ciò che devo pensare, ciò che devo dire, ciò che devo operare. Insegnami a realizzare la gloria di Dio e il bene dei fratelli. Cardinal Verdier |