Omelia (27-06-2000) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro; questa infatti è la Legge e i Profeti (...) Stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita. Come vivere questa Parola? A volte una cappa pesante, una specie di triste grigiore ha coperto la pratica cristiana, anche nel malinteso a proposito della "porta stretta" e della "via difficile, angusta". Si tratta di capire la "lieta notizia" di Gesù e il suo modo di essere. Egli mi aiuta a "stappare" – per così dire – ciò che l'egoismo tiene imbottigliato in me. E' fatica, ma fatica gioiosa! Il centro di tutto, infatti, non è il mio ego, ma lo splendido fluire dell'amore. La fatica di misurare su quello che io desidero il desiderio, il bisogno degli altri, e ottemperare a questo, mi strappa fuori da me e mi apre alla "solarità" di una vita riuscita, se il mio intento e la mia cura sono quelli di amare. Così la vita è bella anche se non è all'insegna del facile, del comodo. Imboccare la strada e la porta del facile è lasciarsi vincere, appunto, dall'inclinazione dell'ego che conduce alla morte. Invece la porta e la via della vita costano fatica, ma se capisco che la porta è Gesù (Gv.10,7.9) e che Lui stesso è la "Via" (Gv.14,6), quanto ha senso e com'è bello affrontare con Lui la fatica e la gioia di convertirmi ad amare! L'esercizio spirituale, oggi, è di entrare nel mio cuore accanto a Gesù, chiedendogli di passare attraverso Lui: passare dal buio del mio ego alla luce dell'attenzione alle necessità di chi mi sta accanto. Verbalizzerò così: "Gesù, fa' che io esca da me, dimori in te, e trovi gli altri da amare con te". Dai Detti degli Antichi Padri Raccontava il Padre Giovanni: - Il nostro Padre Antonio aveva detto: "Non ho mai preferito il mio vantaggio all'utilità del fratello". Giovanni, l'eunuco |