Omelia (31-05-2006)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Vegliate su voi stessi e su tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha posti come vescovi a pascere la chiesa di Dio, che egli si è acquistata con il suo sangue.

Come vivere questa Parola?
Il versetto è diretto ai responsabili della comunità cristiana. Verrebbe quindi da escluderlo dalla considerazione di quanti non si ritrovano in questa categoria. Ma a una lettura più attenta ci si rende conto che la "chiesa è di Dio", "acquistata con il suo sangue" e affidata, con ruoli diversi, a tutti i suoi membri. Anche la casalinga, l'operaio, il professionista, il malato sono, in qualche modo, depositari del dono di Dio. Ognuno può dire: la chiesa è affidata a me. Si tratta di scoprire con quale compito specifico "lo Spirito Santo ci ha posti in mezzo al gregge". E qui una duplice sottolineatura: il "posto", cioè la vocazione nessuno se lo sceglie. È lo Spirito che alcuni li invia come pastori, altri come catechisti, altri come operatori inseriti nel sociale... Diverse sono le mansioni, ma unico il compito della testimonianza per l'edificazione del Regno. E qui la seconda sottolineatura: il "progetto" non è nostro, ma di Dio. È lui che ne cura la realizzazione, sia pure coinvolgendoci attivamente. La storia è abitata da Lui, dallo Spirito. Anche le ore più tenebrose sono attraversate da questa Presenza e quindi non possono che preludere alla luce. È su questa certezza che il cristiano fonda il proprio operare, bandendo paure legate alla propria inadeguatezza e ansie ingiustificate.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, mi esporrò allo Spirito chiedendogli di farmi comprendere con quale compito "mi ha posto in mezzo al suo gregge". Presterò poi attenzione all'invito di Paolo a "vigilare su me stesso e su quanti mi sono affidati" perché corrispondiamo alla grazia..

Vieni, Spirito Santo, Spirito di Consiglio. Fammi comprendere momento per momento ciò che Dio vuole da me. Toglimi la bramosia di conoscere tutta la strada e sostituiscila con la serena fiducia che la meta verso cui sto procedendo tu la conosci ed è una meta fissata dall'amore.

La voce di un Padre della Chiesa
Il Signore attesta che la carne è debole e lo Spirito è pronto, cioè che può fare tutto ciò che è in suo potere. Se a ciò che è in potere dello Spirito si unisce la debolezza della carne, necessariamente ciò che è forte supera ciò che è debole, e così la debolezza della carne viene assorbita nella forza dello Spirito.
Ireneo di Lione