Omelia (02-06-2006)
mons. Vincenzo Paglia


Gesù interroga Pietro sull'amore. Sa che ciò che lo terrà legato a lui per sempre infatti non potrà essere il senso del dovere o la forza di volontà, ma solo il desiderio di ricambiare col suo affetto l'amore sconfinato ricevuto. Il Signore lo interroga tre volte di seguito, come a dire che è la domanda essenziale, che bisogna porsi sempre, ogni giorno. E' questa infatti la domanda di fondo che come riassume ogni Parola pronunciata da Dio: "Mi ami tu?" La risposta di Pietro è dapprima orgogliosa, addolorata che il Signore non si fidi della sua parola. Ma poi l'insistenza del Maestro vince la sua resistenza e mette a nudo la sua debolezza, facendogli sentire forte il bisogno di affidarsi, ancora una volta, a lui per imparare cosa vuol dire veramente voler bene. Le parole che seguono sono come uno squarcio sul futuro di Pietro. Quell'uomo troverà finalmente la sua solidità, che credeva di possedere già nella sua forza d'animo, nell'affidarsi totalmente al Signore, nel lasciarsi guidare da lui per giungere lì dove neanche immaginava. Così si realizza la profezia di un pescatore che riuscirà ad attirare con le reti del vangelo folle di uomini al Signore.