Omelia (24-06-2006) |
mons. Vincenzo Paglia |
Zaccaria di fronte al miracolo della nascita del Battista non può trattenere la sua gioia. Ha riconosciuto dopo il momento della incredulità - che la Parola di Dio è forte ed efficace. E ora diventato un credente. Non è più muto, la sua lingua si scioglie, e può parlare; il suo cuore è pieno di gioia per questo figlio, ch'è un frutto della Parola di Dio. E la nascita di Giovanni crea meraviglia non solo nella casa di Zaccaria, ma anche tra i vicini, come sempre accade ogni volta che il Vangelo viene ascoltato e messo in pratica. Il Vangelo crea sempre un clima nuovo tra la gente. Zaccaria, come Maria, giustamente non può trattenere la gioia e prorompe in un canto di letizia — il noto canto del "Benedictus" - per il piccolo Giovanni, che "andrà innanzi al Signore a preparargli le strade". La gioia di Zaccaria può essere anche la nostra. Essa si manifesta infatti ogniqualvolta ci sono uomini e donne che sanno accogliere il Vangelo. Allora gli uomini si apriranno all'amore e usciranno dall'ombra di morte dirigendo i loro passi sulla via della pace. |