Omelia (07-06-2006) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Ti esorto a riattizzare il carisma di Dio che è in te per l'imposizione delle mie mani. Come vivere questa Parola? Timoteo non doveva davvero brillare per coraggio se Paolo si sente in dovere di rivolgergli questa esortazione. Non bisogna dimenticare anche la giovane età e l'epoca turbolenta che stavano vivendo. Paolo stesso era in prigione. Ma tutto questo ci porta a riflettere su un dato che torna più volte nella Scrittura: Dio per realizzare i suoi disegni non si dà cura di scegliere le persone che, secondo i parametri umani, darebbero maggiori garanzie. Sceglie e chiama con sovrana libertà, impegnandosi Lui a sostenere con la sua grazia perché si possa portare avanti il compito che assegna. L'imposizione delle mani, a cui allude Paolo, sta proprio a significare il conferimento di un particolare dono in vista di una missione. E il Dono da cui poi sgorgano tutti gli altri è lo Spirito Santo. Dal giorno del Battesimo Egli è stato effuso anche su di noi perché divenissimo testimoni di Cristo. Un compito per cui ci si sente sempre impreparati. Oggi, come allora, non è facile essere coerenti con la propria fede. È un andare contro corrente che richiede talvolta coraggio e fortezza. La tentazione di lasciarsi andare è tutt'altro che peregrina. È allora necessario "riattizzare" il fuoco acceso in noi dallo Spirito, rivitalizzare il dono ricevuto e abbandonarsi fiduciosi alla forza di Dio. Oggi, nella mia pausa contemplativa, "rivisiterò" il dono di Dio legato alla vocazione che mi è stata donata. Cercherò poi di "riattizzarlo", secondo il consiglio di Paolo, per continuare ad essere "luce" là dove vivo. Ti rendo grazie, Padre, perché non hai avuto paura di affidare alle mie deboli mani la costruzione del tuo Regno. Sostienimi con il tuo Spirito perché non mi perda mai di coraggio e continui a servirti nella via dell'amore. La voce di un Dottore della Chiesa La grazia di Dio è come un fuoco il quale, quando è coperto dalla cenere. non dà luce. Così la grazia è coperta nell'uomo dal torpore e dal timore umano. S. Tommaso d'Aquino |