Omelia (11-06-2006) |
Comunità Missionaria Villaregia (giovani) |
Dio è con noi sempre "Ecco, io sono con voi fino alla fine del mondo". Anche oggi chi incontra il Signore si sente ripetere queste parole che contengono l'ultimo saluto di Gesù, l'ultimo e più profondo desiderio prima di tornare al Padre. Sono parole preziose, cariche di tutto l'Amore di Dio per i suoi figli. Accoglile come una Parola che Lui oggi dice a te. "Gli undici discepoli, intanto, andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro fissato." C'è un luogo in cui il Signore vuole incontrarti. E' un appuntamento a cui non puoi mancare. Il monte nella Bibbia indica il luogo in cui Dio si rivela, luogo dell'incontro con Lui. Devi scegliere di camminare "in salita". Ciò a volte è faticoso, ma sempre pieno di gratificazioni, di frutti di pace, di una pienezza e gioia senza fine. Tutti siamo chiamati a salire su questo monte per radunarci attorno al Signore: questa è la Chiesa, il Popolo di Dio. Siamo Chiesa convergendo tutti attorno all'unico Signore, sul monte, lasciando alle nostre spalle i pesi inutili per seguirLo là dove vuole incontrarci. Salire sul monte, allora, vuol dire scoprire la gioia e il coraggio di uscire dalle sicurezze, dalle comodità facili, scoprire il gusto di rischiare la vita per poterLo seguire. Ti sei mai chiesto qual è il monte su cui Lui ti ha fissato l'appuntamento? Lanciati in questa avventura e vedrai che, d'improvviso, forse quando meno te lo aspetti, Lui ti si manifesterà, attraverso persone, circostanze, desideri e sentimenti che Egli stesso vorrà donarti. Prostrato o dubbioso? Quando lo videro gli si prostrarono innanzi, alcuni però dubitavano. Il sesto senso della tua fede ti dice: il posto è questo, ed è proprio Lui, il Signore che vuole dirti una Parola. La fede, come è capitato ai discepoli, ti fa cadere in ginocchio, con la faccia a terra. Ma, come ogni uomo, anche tu vivi sia il desiderio dell'abbandono come la fatica di fidarti incondizionatamente di Lui. Anche tu sei ricco e povero, deciso ed incerto, forte e debole, semplice come un bambino e complicato come un cervello elettronico. Ti prostri, nell'atto di massima consegna, eppure dubiti, ti trattieni, esamini. Ma, se accetti di stare ancora un po', se non cedi alla tentazione del dubbio, vivi la stessa esperienza dei discepoli: Gesù ti si avvicina. Davanti alla tua esitazione di creatura debole e timorosa, Lui non esita. Accorcia le distanze, si fa tuo prossimo per trasmetterti la Sua forza, per farti capire che la tua povertà non è un freno al Suo amore e alla fiducia che ha riposto in te. Si avvicina e ti chiama all'intimità con Lui perché vuole affidarti una grande missione: la Sua. Si avvicina perché vuole farti capire che ogni attività deve nascere dalla contemplazione, da un'esperienza personale e profonda di rapporto con Lui. Mandato col Suo potere...mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra. E questo potere ora lo voglio trasmettere a te. Non contare sulle tue forze, fidati di Me che ti faccio canale di tutto quanto il Padre mi ha dato. Dall'esperienza di intimità con Lui sul monte scaturisce la missione. E' perché ti sei lasciato incontrare nella solitudine del monte che ora puoi andare. Senza questo necessario momento di raccoglimento, di solitudine, il tuo andare sarebbe solamente "tuo", puramente umano, destinato a finire, forse a fallire. Ma se hai accettato di lasciarti prima avvicinare da Lui, quell'andare sarà fecondo e senza soste perché sarà il Suo, perché è Lui che agisce in te, è il Suo potere che opera nella tua debolezza e povertà. Prima di partire, prima di lasciare il monte, ascolta ancora cosa ti chiede di fare a valle. Fate discepole tutte le nazioni... In fondo Lui ti chiede di condurre gli altri sullo stesso monte da cui ora ti invia, ti chiede di condurre i tuoi fratelli all'incontro con quell'Amore che ha fatto di te un discepolo, un missionario, un canale della Vita, perché altri siano discepoli e missionari. ...battezzandole nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, Ti chiede di battezzare, cioè di permettere al Padre di toccare altri uomini per immergerli nella fornace dell'Amore che è la Vita della Trinità. Battezzare è restituire a ciascuno la sua identità di figlio di Dio, di creatura nuova, è ridargli l'appartenenza alla sua vera Famiglia, quella del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. ...insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Lui che è la Parola, il Verbo fatto carne, ora affida a te il ministero della Parola, ti chiede di far risuonare, nelle tue parole umane, la Voce del Padre. Si è fatto tardi, è ora di andare. Devi salutarlo ed hai paura di restare solo perché ciò che ti ha comandato di fare è un compito arduo. Ma Lui ti rassicura. Ecco, io sono con voi fino alla fine del mondo. E' questa la grande certezza a partire dalla quale, da 2000 anni, si è mosso ogni passo della Chiesa. Aspetta che tu gli conduca tutte le genti di cui Lui sarà l'unico Signore, l'unico Dio. Anche tu puoi farne l'esperienza e condurgli sul Monte tutti i fratelli a cui ti ha mandato. E' un appuntamento a cui non puoi mancare. |