Omelia (12-06-2006) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Beati i poveri in spirito perché di essi è il Regno di Dio. Come vivere questa Parola? Questa è la prima delle beatitudini che è l'apice del vangelo di Gesù. E se "vangelo" vuol dire notizia lieta, è significativo che il suo vertice sia il ripetersi (per otto volte!) della parola "beati" che significa felici. Proprio con la categoria della felicità, anzitutto, bisogna fare i conti con una domanda di fondo: chi è l'uomo felice? Il vocabolario della Treccani dice che "è colui che si sente pienamente soddisfatto nei suoi desideri, ha lo spirito sereno, non turbato da dolori e preoccupazioni e gode di questo suo stato". Ma allora bisognerà fare il punto proprio sui "desideri". Oggi soprattutto, in cui la società del benessere sollecita l'uomo a desiderare sempre di più ma in campo economico – materiale. E bisogna anche dire che il mondo in cui viviamo è un mondo per lo più di sazi ma insoddisfatti. Lo denuncia il fatto che, oggi in Europa, i suicidi sono sessantamila ogni anno, più delle vittime per incidenti stradali. Ed è significativo che le statistiche dicono che là dove è più esorbitante la soglia dei redditi, l'indice di felicità si abbassa. È qui che "beati i poveri" diventa, oggi, terapeutico. Non perché chi è ricco debba disprezzare le sue ricchezze. Dal denaro alla roba, alla cultura, a ogni capacità esse vanno gestite nell'ottica cristiana. Ciò significa, sostanzialmente, che tutto mi è stato donato e, se lo tengo stretto, lo perdo, soffocandolo nel mio ego; se lo dono (cioè se me ne servo per far star bene anche il mio prossimo) lo trovo, e Dio lo moltiplica nel mio cuore. Oggi, nella mia pausa contemplativa, respiro in cuore quell'aria di libertà che è dentro la beatitudine dei poveri nello spirito, quello star bene non perché ho tanti beni materiali ma il Bene per eccellenza. Signore, dammi il tuo bene, dammi te che sei il Sommo Bene e una grande gioia: la felicità di far contenti gli altri. La voce di una santa dei nostri giorni Quando le cose si impadroniscono di noi, diventiamo molto poveri. Dobbiamo liberarci dalle cose per essere pieni di Dio. Madre Teresa di Calcutta |