Omelia (25-06-2006)
CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)


La nostra vita e la vita della Chiesa è disseminata di tempeste che mettono in pericolo la nostra esistenza di uomini e di credenti. Esse hanno dei nomi abbastanza noti: nazismo, comunismo, fascismo, e, ultimo nato, fondamentalismo, che insanguina i primi anni di questo secolo. Questi movimenti sorgono improvvisi, si abbattono su ogni essere vivente che non la pensi come loro, fanno attorno a sé terra bruciata, poi il Signore viene svegliato dal sonno dalle grida d'aiuto di quanti lo invocano e tutto ritorna, per suo comando, al suo posto: le acque si calmano e il vento cessa di ululare. Il Signore svegliandosi ci chiede se abbiamo ancora fede poiché sin ad ora abbiamo fatto come se lui non ci fosse (stolto orgoglio umano) e l'abbiamo invocato il suo aiuto quando stavamo per soccombere.

I misteri della natura (Gb 38,1. 8–11)
Le conoscenze dell'uomo contemporaneo sono ormai vaste, anzi vastissime; ciò invece di suscitare umiltà di fronte all'opera del creatore ha suscitato orgoglio a dismisura. L'uomo moderno pensa che ciò che va scoprendo si opera sua e non opera del creatore, che ha messo un limite a tutte le cose, anche all'intelligenza dell'uomo.

Diamo lode al Signore per i suoi prodigi (Sal 106,23–24; 25–26; 28–29; 30–31)
Il Signore è pronto e sollecito ad ascoltare la voce degli angosciati anche se sembra essere lontano dalla nostra portata di voce.

Le cose vecchie sono passate, ecco ne sono nate delle nuove (2 Cor 5,14–17)
Con la morte e la risurrezione di Cristo si sono gettate le basi di una rinnovata relazione con Dio, che trascende tutte le relazioni umane e terrene, secondo la carne, e pone sopra essa la creazione nuova dei figli di Dio generati dalla fede.

Quando Dio tace, l'uomo si dispera (Mc 4, 35–41)
Ci sono stati e ci sono momenti in cui sembra che Dio sia assente, o dorma, o sia impegnato altrove, o è infastidito di ascoltare gli uomini che sistematicamente lo ignorano perché non dice quello che essi vogliono sentirsi dire. Ma quando si scatena la tempesta e il Signore dorme, sia noi che gli apostoli, conosciamo la medesima angoscia degli ebrei nei campi di concentramento, degli americani il 12 Settenbre, degli iracheni durante i bombardamenti di Bagdad, e si potrebbe continuare fin o all'infinito. Perché ab biamo paura? Dio dorme, ma è presente. La sua Parola risorta, ormai vive per sempre e riduce al silenzio la tempesta, fa tacere i cavalloni, facendo passare all'altra riva quanti raduna nella fede.

REVISIONE DI VITA
- Siamo disposti a farci traghettare in terra ostile, anzi a prendere noi l'iniziativa?
- Quando ci sentiamo in balia delle onde, (ce ne sono anche per noi), cosa facciamo? Abbiamo fiducia che Dio ci aiuterà a risolvere la situazione?
- La mia fede si manifesta attraverso le opere dell'amore?

Commento a cura di Marinella ed Efisio Murgia