Omelia (14-07-2006) |
don Luciano Sanvito |
Attraversare il mondo La nostra vita consiste nell'attraversare questo mondo. Ma questo significa che dobbiamo "passare attraverso", trapassare, passare dentro e non fermarci mai qui, ma andare oltre, più in là. Ecco perché ogni situazione e ogni persona diventa un ostacolo, una situazione mai piacevole, ma sempre difficile: perché devono essere attraversati, e non possiamo mai fermarci ad essi, per essere salvi. Salvi da che? Salvi da quelle stesse realtà che diventano condizionanti, sia nel male che nel bene: ci fermano, mentre la vita ci impone di procedere, di andare oltre, attraversando quelle realtà alle quali è facile cedere come tentazioni di sirene che ci riappellano a un ritorno a loro. La prima persecuzione, difficoltà morale e fisica, la troviamo proprio in noi stessi, nel non fermarci alla nostra modalità di vita, al rapporto con l'io, alla valutazione della mia persona e all'ancoraggio su me stesso. Le persecuzioni primordiali e originali nascono sempre da dentro: dal mio cuore, dalla mia anima e dalla mia mente, che mirano a me stesso. Devo invece essere capace di superarmi, di non fermarmi all'io, al prodotto di me stesso, ai miei soli progetti, alle mie intenzioni, alle mie sole valutazioni, a ciò che sono, che faccio, che dico, che penso, che provo: devo andare oltre, trapassando l'io e andando oltre, nel mondo dell'altro e nella realtà oggettiva. Questa è la prima e la più grande persecuzione sempre in atto, e in essa si rispecchiano poi tutte le altre. L'orientamento che devo avere per vivere e per essere salvo di fronte a ogni situazione che può essere per me persecuzione e tentazione è di avere una coscienza che sa di dover sempre attraversare il mondo. La vita sono solo due passi, una piccola passeggiata: devo solamente passare attraverso questo mondo, per entrare nell'infinito che mi attende. |