Omelia (18-07-2006) |
don Luciano Sanvito |
Sei soltanto una frana! Se io faccio il bagno al mare, comincio a vedere sempre meno il mare nel quale faccio il bagno, e vedo sempre più me stesso che faccio il bagno. Anche chi si trova immerso nella fortuna, nella verità, nell'amore, nella pace,...viene portato a non vedere più le grandi realtà come dono, ma a sottolineare sempre più e soltanto se stesso in quelle realtà. Questo atteggiamento di per sè non negativo, può diventarlo là dove iniziamo a identificare noi stessi con il valore nel quale ci troviamo immersi: io sono il padrone del mare, solo io sono fortunato, io sono la verità, io solo so amare, io sono uomo di pace e nella tranquillità, e questo mi basta. Questo passaggio opera una costruzione di facciata di me, che io pongo di fronte all'altro, e che a me stesso impedisce ogni revisione, ogni esame di coscienza e di verifica su di me, perché io sono a posto, sentendomi e credendomi il tutto in quella situazione: quando faccio il bagno, quando vado al bar, quando parlo, quando mi rapporto con gli altri, quando amo, quando mi presento agli altri,... Ma se è vero che la verità, per continuare l'esempio del mare, viene sempre a galla, eccola che emerge dal mare, a dire a me stesso che non ci sono solo io a fare il bagno, che non ci sono solo io al bar, che non sono io il padrone del rapporto con l'altro, con le cose, nelle situazioni: devo rivedermi, devo riconoscere che ci sono gli altri e le cose, e che esse non possono essere assoggettate a me. Ma se io non sono disposto nemmeno adesso ad ascoltare il richiamo, proprio perché mi ritengo anche padrone dell'ascolto, ecco che la mia facciata cade, va in rovina, rivelandomi quello che sono: una vera frana! |