Omelia (03-07-2006) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Così dice il Signore: «Per tre misfatti d'Israele e per quattro non revocherò il mio decreto, perché hanno venduto il giusto per denaro e il povero per un paio di sandali; essi che calpestano come la polvere della terra la testa dei poveri e fanno deviare il cammino dei miseri. Come vivere questa Parola? Quel Dio che ha con forza ammonito gli Israeliti di tanto tempo fa, anche oggi ammonisce noi con la stessa forza della verità. Viviamo infatti un tempo in cui la cupidigia delle ricchezze e la sfrenata corsa al denaro si rivelano come un grande male, causa di tanti disagi psichici e spirituali e anche fisici perché somatizzazione di questa bramosia di "avere sempre più" a scapito di chi ha per vivere sempre di meno. Nella luce solare del Nuovo Testamento S.Paolo scrive: "Coloro che vogliono arricchire cadono nella tentazione, nel laccio di molte bramosie insensate e funeste che fanno affogare gli uomini in rovina e perdizione. L'attaccamento al denaro è infatti radice di tutti i mali (1 Tm 6,9-10). Oggi come non prendere coscienza che il sistema su cui si regge l'economia è assurdo e radice di tantissimi mali della nostra epoca, proprio perché tende a "fare merce di tutto"? Amos grida con sdegno: "Hanno venduto il giusto per denaro e il povero per un paio di sandali". L'evidente disprezzo per la persona umana e il cri-terio dello scambio mercantile è, purtroppo, un male che anche oggi s'impone in modo più o meno palese e sfaccia-to. Là dove corrono facilmente i soldi e dove si brama averne molti, non solo l'etica viene calpestata ma anche la sensibilità umana, quei rapporti familiari o amicali o civili che, dove impera la legge del mercato, si affievoliscono poi si corrompono e cedono il posto alla prevaricazione o alla totale egoica indifferenza. Oggi, nella mia pausa contemplativa, chiedo allo Spirito Santo di "frugare" nel mio cuore per vedere se ci sono bramosie, voglie, desideri di denaro e roba, tanta inutile roba: un sovrappiù rubato, sostanzialmente, ai poveri. Signore Gesù, liberami, ti prego, da qualsiasi forma di cupidigia e dai desideri fasulli. Fa' che io desideri Te, mio vero Bene e di dare amore a ognuno per Te e in Te. La voce di un Padre della Chiesa Potessero tutti gli uomini spogliarsi dell'amore per l'avarizia con quella facilità con cui la biasimano! Ma essa è un'incantatrice, un dolce male; è perciò una maledizione per l'umanità tutta, in ogni tempo. Come imperversa pazzamente sulla faccia della terra, tutto bruciando ed escogitando nuovi e vari stratagemmi! Non conosce riposo, né di giorno, né di notte; né in pace, né in guerra. Nulla le basta mai, anzi, più grande è il guadagno, più essa si sente misera. S. Zenone di Verona |