Omelia (30-07-2006)
LaParrocchia.it
"Un solo corpo… Un solo Dio Padre di tutti."

Nel cammino estivo, siamo si può dire nel cuore dell'estate, la liturgia della Parola ci propone la moltiplicazione dei pani e dei pesci. Domenica scorsa dicevamo che quest'episodio è preludio alla liturgia Eucaristica, al rendimento di grazie per eccellenza. Infatti, Gesù prima di compiere il miracolo, il segno, rende grazie ("dopo aver reso grazie").
L'evangelista Giovanni mette all'inizio del capitolo sei, questo segno, come una introduzione reale al discorso che Gesù farà sul pane vivo disceso dal cielo. Discorso che scandalizzerà alcuni uditori e Gesù chiederà ai suoi Apostoli conferma della fiducia in lui.

Certo, noi che viviamo quotidianamente, o settimanalmente, il segno Eucaristico non ci facciamo troppe domande, anzi per i più la forza dell'abitudine "oscura" la perenne novità del segno stesso. Sì "oscura" perché non produce i frutti sperati. Quei frutti di unità che sottolinea la seconda lettura di oggi. Ascoltiamo ancora una volta l'Apostolo: "Un solo corpo, un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione; un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo. Un solo Dio Padre di tutti..." La vocazione alla quale siamo stati chiamati nel battesimo è identica per tutti i battezzati in Cristo, cioè quella di rendere, attraverso la comunione, visibile il corpo di Cristo del quale noi siamo sue membra.

Ma che bei discorsi, quando la realtà è lontana dalla teoria. Quanti individualismi affollano le nostre chiese, quanti pastori dettano legge e non amore, quanti sono sazi di se stessi, quanti falsi umili e pii accorrono all'altare, quanti...
Eppure quel pane presentato sull'altare sotto l'azione dello Spirito Santo e con la preghiera di tutti, diventa il Corpo di Cristo capace di trasformare, per chi lo assimila con fede, in quei "un solo" di cui parla l'Apostolo.

Ricordate domenica scorsa il salmo che affermava: "su pascoli erbosi mi fa riposare" e oggi: "c'era molta erba in quel luogo". Sì, con l'Eucaristia il Signore ci ristora dalle nostre fatiche e ci disseta con l'acqua del suo amore.
Anche se siamo in ferie... andiamo ugualmente a Messa, il Signore ci aspetta.