Omelia (01-08-2006)
Monaci Benedettini Silvestrini
"Non ti lasciar cogliere dallo sgomento"

"I giusti splenderanno come il sole nel Regno del Padre loro". Le ultime parole del vangelo odierno infondono coraggio e danno una visione più armonica rispetto a quanto precede. Le tinte fosche con cui sono descritti i vari elementi della parabola, quasi si placano e trovano la loro ragione d'essere in questi ultimi versetti. Ma, nella parola di Dio non vi è niente di edulcorato, e per questo dobbiamo essere pronti anche ad accettare i toni forti e a non censurarli per paura di un falso pudore. Dio chiede tutto il nostro essere, non perché è un padrone ottuso, al contrario egli conduce alla piena realizzazione della persona, anima e corpo. Questo non deve essere dimenticato, soprattutto quando da noi esige un impegno maggiore, più coerenza verso le nostre scelte di fondo e una più incisiva testimonianza della nostra fede. Sulla scia di queste considerazioni, mi piace ricordare che anche nel Prologo della regola di san Benedetto c'è un incoraggiamento a procedere lungo il percorso imboccato (è detto per i monaci, ma può applicarsi a qualsiasi cristiano) anche quando questo costa un po' di fatica: «Ma se qualche cosa un pochino dura [...]dovrà pure introdursi per la correzione dei vizi o per la conservazione della carità, non ti lasciar cogliere subito dallo sgomento da abbandonare la via della salute, che non può intraprendersi se non per uno stretto imbocco».