Omelia (25-06-2006)
don Ricciotti Saurino
Sss... dorme!

Ti coglie all'improvviso...
...mentre ti stai rilassando al pensiero che un'altra giornata è passata senza troppi scossoni...
...mentre stai per tirare i remi in barca per lasciarti dondolare dolcemente dalla tranquillità...
... mentre stai, forse, chiudendo gli occhi per assaporare un momento di quiete e di serenità...
... Ecco che, come un turbine, la tempesta si abbatte sulla povera tua barca e ti rimette in gioco...
Si presenta con lo squillo del telefono... con l'insistente suono del campanello di casa... con un telegramma... con la monotona e lacerante sirena... o col pallore di un parente...
...Non hai tempo per riflettere e capire cosa sta succedendo che già ti senti annaspare con l'acqua alla gola.
La stanchezza per le avversità appena superate e, soprattutto, l'improvviso sopraggiungere di questa nuova situazione di disagio ti fanno subito pensare che tutto accade soltanto a te e che, forse, la sorte ti si sta accanendo contro.
Ti dimeni freneticamente, anche se non vedi via d'uscita.
Le forze vengono meno... e, quando i tentativi suggeriti dalla tua bravura li hai provati proprio tutti, quando la tua esperienza dà ormai risultati fallimentari, quando il tuo orgoglio è messo in ginocchio davanti alla grandezza dell'evento... solo allora ti ricordi che c'è Qualcuno cui puoi rivolgerti.
Non è il tuo asso nella manica, perché non è frutto della tua furbizia, ma è il miraggio prospettato dalla Parola della Domenica alla quale non hai dato mai grande importanza perché, sinceramente, l'hai ritenuta... poco affidabile.
Allora ti ricordi che t'hanno detto che Dio è sempre vicino a te, ma stenti a vedere dove possa essersi cacciato proprio ora che ne avverti il bisogno...
T'hanno detto che è pronto ad intervenire in tuo aiuto, ma ti chiedi come mai non l'abbia fatto ancora... Forse sonnecchia?...
T'hanno detto che con Lui vicino si risolvono tutti i problemi, ma il tuo problema non presenta nessuno spiraglio di luce, è proprio il più grande che esista...
Ciò nonostante gridi 'aiuto' con tutto il fiato che hai in gola e Lo invochi con tutto il cuore!
Poi...
...La stretta morsa della difficoltà ti fa essere un poco più sincero e il trovarti davanti a Lui, invocato fortemente, ti smaschera la cruda realtà e scopri che, pur essendo più violenta del mare agitato, risulta più benefica...
Allora la tua coscienza ti svela...
...che non è giusto che la tua fede dorma abitualmente, e si risvegli soltanto nel momento del bisogno accusando il Maestro di sonnolenza...
...che non è giusto incriminare Lui di mancato soccorso quando ripetutamente hai ignorato la Sua presenza, ti sei comportato come se non esistesse, hai contato sempre e solo sulle tue forze.
...che non è giusto che Lo stimi come un assicuratore, e per giunta inadempiente, solo perché non ti sgombra il cammino dalle difficoltà...
Allora ti rassereni...e solo davanti a questo atroce rimprovero della coscienza comprendi che il ciclone più grande della tua vita non era quello annunciato dal pallore di un tuo parente, ma quello che ti stava svuotando della certezza della vicinanza di Lui.
Dai un grande sospiro di sollievo considerando che è stato solo un incubo...
...il guaio è che è ricorrente!