Omelia (03-09-2006) |
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Apparenza e interiorità Analisi La Liturgia della Parola ci propone un antico dibattito che è stato ed è alla base del rapporto Dio - Uomo. Mera e pura osservanza della legge? Legge per legge? O questa deve essere trampolino di lancio per vivere, modificare e far maturare bene la propria interiorità? Non è questo un dilemma d'altri tempi ormai passati; ancora oggi nei nostri cristiani e nelle nostre comunità riscontriamo la difficoltà a sapersi rapportare in un modo corretto e serio alla Parola di Dio, che viene spesso vista come "una spada di Damocle" che pende sul nostro capo pronta a trafiggerci in caso di trasgressione. Siamo pieni di superstizione e di altro genere di maleficio; facciamo ricorso sempre più frequentemente ai maghi o altre persone che praticano forme magiche... Per cui è da marcare quanto ancora è assente la familiarità con la Parola... esiste un distacco.... in alcuni casi un baratro... Dio è il totalmente altro, non più il "Dio con Noi" della rivelazione. Occorre allora ricuperare quella dimestichezza, quella confidenza e quella amicizia con la Parola che ci portano a legare la nostra vita, soprattutto interiore, al cuore di Dio, e scopriremo allora come è dolce e soave vivere, osservare e custodire la Parola.... Dio non diventa un nemico, ma un persona che mi offre la felicità e la serenità. Riflessione L'Ascolto della Parola costituisce la tematica di fondo della liturgia odierna. E' questo un tema di forte e pregnante rilevanza umana e spirituale: tocca il cuore dell'uomo, trasforma la sua interiorità e modifica gli atteggiamenti esterni... un modo diverso di vedere gli altri, se stesso e il mondo. In questo caso la Parola modifica tutta la prassi di vita. Il vero, l'autentico e l'autorevole ascolto riconosce la presenza di Dio nei suoi precetti e nella rivelazione quotidiana. L'ascolto deve essere preceduto dal silenzio, che fa comprendere appieno come l'Altro è importante per la mia vita, tanto da occupare il primo posto. L'Altro mi proietta verso una situazione di dialogo e di donazione seria e decisa... la vita si apre ad una prospettiva missionaria e all'obbedienza filiale...nasce e si sviluppa un confronto con la realtà... La Parola diviene la chiave di lettura di tutta l'esistenza. La Parola non può essere trattata con superficialità, ma va ricercata e accolta fino all'appropriazione... appartenenza. Docilità verso la Parola... comportamento che deve caratterizzare la persona che vuole davvero trasfigurare la sua vita e conformarla a quella di Gesù Cristo glorioso. Il Cristiano si forma in questo modo. Le tradizioni che soffocano lo Spirito della Parola Dio, bloccano il cammino della comunità ecclesiale e fanno sempre trovare delle scusanti pur di non praticare la Parola, diventano legge che opprime e non Parola che libera... facciamo i dovuti distinguo!!! |