Omelia (02-09-2000) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Bene, servo buono e fedele, prendi parte alla gioia del tuo Signore. Come vivere questa Parola? Questa consolante promessa ricorre ben due volte nella parabola dei talenti che ci sollecita a far fruttare i doni ricevuti da Dio. La vita spirituale infatti non consiste nel nascondere o misconoscere, per falsa umiltà e timidezza, quanto di positivo è in noi. Intelligenza, ricchezza di sentire, buona volontà e altro sono doni di Dio che ci chiede di trafficarli, non per aumentare i suoi beni ma per realizzare il suo progetto che è appunto quello di farci entrare nella gioia di una profonda comunione con Lui. Tale gioia, durante l'esistenza terrena è il tendere a stare con Lui compiendo il volere del Padre Celeste e, dopo, sarà una pienezza di vita totalmente trasfigurata nella felicità del suo Amore senza fondo. Mi eserciterò oggi spiritualmente nel guardare con gioioso ottimismo ai doni di cui Dio mi ha dotato/a. Chiederò anche di farli fruttificare amando, perché nella parabola è pure detto che "a chi ha (cioè a chi possiede amore per Dio e per il prossimo) sarà dato e sarà nell'abbondanza". E quale abbondanza più grande che l'invito a entrare nella gioia del Signore, stando con Lui sempre? Verbalizzerò il mio gioioso grazie pregando: "L'anima mia magnifica il Signore. Il mio spirito esulta in Lui mio Salvatore". La voce di una maestra spirituale La gioia è il segno di un cuore che ama molto il Signore. S. Maria Domenica Mazzarello |